Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

«LA LISTA unitaria ha l'obiettivo di offrire agli elettori una compagine che possa divenire la prima ...

default_image

  • a
  • a
  • a

«Se tutti ci impegneremo saremo la prima forza elettorale del paese il 14 giugno e daremo a Romano Prodi la forza necessaria per guidare la nazione negli anni a venire»: così Francesco Rutelli. I due leader dei partiti principali che danno vita, insieme allo Sdi e Repubblicani Europei, alla Lista Prodi, lanciano questo messaggio dalla Convention che si è aperta ieri al Palalottomatica dell'Eur. Un evento convocato per battezzare la lista unitaria per le Europee proposta da Romano Prodi che oggi sarà l'ospite d'onore di questa manifestazione. Precisa Rutelli, «non faremo un partito unico, ma una federazione», se la lista avrà successo alle europee. Fassino invece usa un accento diverso su questo punto delicato: «Sarà il risultato elettorale ad aiutarci ad individuare le tappe successive, le forme e le modalità con cui proseguire il cammino». Ma, chiarisce il leader della Quercia, la sfida della lista unitaria è per i Ds «coerente con la storia della quale sono figli. La svolta dell' '89, la nascita del Pds, la sua trasformazione in Ds, sono stati via via pensati dentro un percorso il cui obiettivo era ed è la costruzione anche in Italia di una grande forza progressista e riformista di stampo europeo». Per i leader del centrosinistra è la giornata dell'unità, punto sul quale si concentrano gli interventi di tutti i segretari, con Massimo D'Alema che pur dichiarando di non essere emozionato afferma che la lista unitaria «è una svolta nella vita politica del paese». Mastella non rinuncia ad un affondo: «Oggi - dichiara Mastella - Romano Prodi è diventato il leader solo di una parte e deve conquistarsi la leadership di tutta la coalizione». E Pecoraro: «non si vince ammazzando gli alleati». In prima fila i big: oltre ai leader dei partiti, D'Alema, Veltroni, De Mita, Scalfaro (che dichiara: «Non abbiamo bisogno come il premier di fabbricarci nemici»), Bindi, Melandri, Berlinguer, Bassolino e tanti altri. La manifestazione è stata presentata dai giornalisti Gad Lerner e Michele santoro e dall'attrice Monica Guerritore. Sul maxischermo del Palalottomatica è comparsa anche un'immagine del brindisi tra Ciampi e Prodi. Proteste da An e Udc. «Un minimo di senso del pudore e delle istituzioni dovrebbe imporre a chiunque di non trascinare il nome del capo dello Stato in manifestazioni di parte. Soprattutto quando si tratta di parti minoritarie nel Paese. Ma, evidentemente, ciascuno ha il suo stile», afferma il portavoce della destra Mario Landolfi. «Trovo del tutto improprio, e uso un eufemismo, che l'Ulivo proietti le immagini di un brindisi fra Prodi e Ciampi, utilizzando un'immagine istituzionale del Capo dello Stato per un messaggio propagandistico», aggiunge Marco Follini, segretario dell'Udc.

Dai blog