«Fini economico» punta a riaprire il dialogo sociale

Lettera per lettera. A, come Pietro Armani. Ex repubblicano e in passato Vicepresidente dell'Iri. Ha scritto il programma economico di An. Ha permesso a Gianfranco Fini di allacciare buoni rapporti con Bankitalia. È con lui che si consulta quando si tratta di decidere. E si deve a lui l'incontro tra Fini e il Governatore di Bankitalia del 14 luglio del 2003. C, come collegialità. Fini pensa che nella politica economica del Governo «il problema è garantire la necessaria collegialità su scelte che riguardano tutto il Governo. Quattro teste pensano meglio di due». D, come dialogo. «Nessuno - dice Fini - è così irresponsabile da voler fare le riforme in un clima di scontro: larga coesione. Se la Cgil continuerà a stare arroccata toccherà a Cisl e Uil decidere cosa fare». F, come Fondazioni bancarie. «Le fondazioni bancarie dovranno avere un più stretto rapporto con le autonomie». G, come garanzie sociali. «Le riforme vano fatte. L'Italia è un Paese che ha bisogno di riforme strutturali. Abbiamo dimostrato che le riforme possono essere varate senza macelleria sociale, senza scontro istituzionale». I, come innalzamento dell'età pensionabile. «Il nostro obiettivo è affermare il principio di libertà di scelta. Innalzare l'età pensionabile non può essere nè un obbligo, nè un tabù. Bisognerà consentire al lavoratore di decidere l'età in cui andare in pensione». L, come lavoro. «Bisogna consentire alle parti in causa di arrivare ad un'intesa, senza che vi sia la possibilità di reintegro forzato da parte della magistratura. L'articolo 18 va modificato in questa direzione. E non significa libertà di licenziare». M, come Mezzogiorno: «La 488 e il credito d'imposta sono stati strumenti efficaci. Li confermeremo. Ma il punto è utilizzare per intero i fondi». P, come Piccole e medie imprese. «Dit e Super Dit hanno regalato troppi sconti fiscali alle aziende più grandi. Mentre il cuore del nostro sistema sono le Piccole e medie imprese». R, come riduzione delle tasse. «Noi abbiamo vinto le elezioni politiche sulla base di tre messaggi: la riduzione delle tasse, una maggiore sicurezza del cittadino, il rilancio delle opere pubbliche». S, come Sciopero generale: «Lo sciopero generale, legittimo, quanto ingiustificato, è riuscito, ma l'operazione politica di chi marciava alle sue spalle è fallita, perché non si ripeterà quanto accaduto nel 1994». T, come Tecnologia e Ricerca: «Dobbiamo investire di più in Tecnologia e Ricerca. E per ridisegnare il sistema del Welfare che era stato immaginato su una fotografia dell'Italia che non è più vera». V, come diritto di veto: «Il sindacato non intende far passare le riforme senza concertazione. Ovvero, non vuole rinunciare ad un diritto di veto, che noi - pur perseguendo il dialogo - non intendiamo riconoscergli». Lanfranco Palazzolo