«Sciopero dei magistrati al limite dell'eversione» «Non è accettabile una pressione contro il Parlamento». La sinistra usa il metodo stalinista della calunnia
I magistrati scioperano? Sono al limite dell'eversione. La sinistra? Litiga in continuazione e usa menzogne con metodo stalinista. Ci sono scioperi? I sindacati hanno un retaggio di «cinghia di trasmissione» dei partiti e sono politicizzati. Le tasse? Le ridurremo come promesso. Crescono i prezzi? Le massaie al mercato scelgano come faceva la mia mamma. Così Berlusconi ieri sera a Porta a Porta, in forma come non mai, ha superato di slancio tutte le diatribe politiche anche scottanti e mettendo decisamente da parte anche i contrasti nella Cdl. Ecco, in sintesi, come ha affrontato i principali argomenti. Contratto rivedibile - Nessuno è tenuto a fare cose impossibili. "Impossibilia nemo tenetur". Sì il presidente del Consiglio lo farebbe», ha risposto alla domanda se in mancanza di ripresa economica direbbe agli italiani che il famoso contratto del 2001 va rivisto. «Se non si verifica lo sviluppo economico io dirò comunque che abbiamo proceduto nella direzione voluta... perché non dimentichiamo che se lo Stato chiede ai cittadini un terzo di quanto guadagnano questi sono disponibili, ma se chiede più del 50% vedono lo Stato come nemico. Noi vogliamo che non succeda più». La verifica - «Il governo non è mica andato in officina: ha continuato a lavorare a ritmi serrati, non ha perso un minuto», all'interno della Cdl nei mesi trascorsi non ci sono state liti ma solo «contrasti di superficie» e «sulle cose importanti, sulle cose fatte dal governo, la coalizione ha sempre trovato un completo accordo». La dialettica tra i partiti della maggioranza «è andata avanti con cordialità e amicizia... purtroppo sui giornali è stata dipinta come una lite». Follini - «A Follini, come agli altri leader di partito, ho offerto un ministero senza portafoglio. Lui, con grande senso di responsabilità ha preferito restare leader dell'Udc perché riteneva incompatibili le due cariche». Collegialità - Berlusconi spera di poter chiudere il documento, che suggellerà l'accordo nella maggioranza nelle prossime ore. Nel documento sono ribadite le priorità di governo e viene formalizzata la collegialità con la creazione del Consiglio di gabinetto, al quale parteciperanno i ministri rappresentanti delle quattro forze che compongono la maggioranza. Peraltro, nessuno nel governo «mette in discussione la genialità e le capacità del ministro Tremonti». Dipartimento per Fini - «Abbiamo intenzione di potenziare il Dipartimento economico della presidenza del Consiglio». «Ho chiesto a Fini di interessarsi del Dipartimento...Credo che abbia desiderio di applicarsi». L'Udc - «Ieri (cioè martedì dalla Libia, n.d.r.) non ho attaccato le pretese dell'Udc ma diminuito, ahimè, il ruolo di un partito come Forza Italia che dovrebbe poter contare di più». «Ieri non ho detto che chi ha il 6% vuole contare come chi ha il 60%, ho detto che questo sistema comporta una indispensabilità marginale (l'Udc e la Lega) che nella coalizione contano come gli altri partiti. E quando si deve prendere una decisione, basta che uno dei due dica no e la decisione non può essere assunta». Comunque, sia Follini che Buttiglione «hanno espresso assoluta soddisfazione per l'esito di questa rivisitazione del nostro programma». Federalismo - «Nella maggioranza c'è stato un accordo sulla riforma della Costituzione italiana. C'è l'accordo sul passaggio allo Stato federale, che è un fatto epocale». Sinistra impazzita - «Nella sinistra c'è un mosaico impazzito in cui nessuno va d'accordo con nessuno e non esiste per loro alcuna possibilità di un accordo di governo». Menzogne staliniste - La sinistra applica il metodo «stalinista della calunnia e della menzogna quotidiana su tutto». Election day - I cittadini dovrebbero andare alle urne per un voto multiplo: per il Parlamento nazionale, per il Parlamento federale (nella prospettiva della riforma del Senato), per le giunte regionali, le assemblee regionali e anche per le amministrative «almeno per quelle delle principali città», evitando così .«fibrilla