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SONO oltre tre milioni i dipendenti pubblici, e sono di nuovo sul piede di guerra per i contratti di lavoro.

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Oggetto: sarebbero insufficienti le risorse previste nella Finanziaria 2004 per i rinnovi contrattuali. Premesso di aver già avuto un incontro sull'argomento col ministro per la Funzione pubblica Luigi Mazzella i tre leader sindacali osservano che «anche per il 2004 le risorse economiche stanziate non permettono di poter concludere positivamente la stagione contrattuale 2004-2005 con la piena garanzia della difesa del potere di acquisto delle retribuzioni, gravemente falcidiato dall'aumento dell'inflazione, da quello dei prezzi al consumo e dall'incremento delle tariffe». Le tre organizzazioni confederali hanno già indetto lo stato di agitazione: prevede tre grandi assemblee dei delegati e dei lavoratori tra la fine di questo mese e per i primi giorni del prossimo. E Epifani avverte che «Qualora il Presidente del Consiglio non reperisse le risorse necessarie, non resterà alle organizzazioni sindacali che iniziare gli scioperi per conquistare un contratto nazionale dignitoso». Il segretario confederale della Uil Antonio Foccillo ha sottolineato che «la piattaforma sindacale prevede incrementi dell'8% per garantire la difesa del potere d'acquisto, falcidiato dall'inflazione. Al momento la Finanziaria ne prevede meno della metà», e che «lo stesso Ministro Mazzella ha riconosciuto l'inadeguatezza degli attuali stanziamenti». Mazzella peraltro ha comunicato che ha presentato il preannuciato disegno di legge coni criteri di delega per il riordino del pubblico impiego, perché vada al prossimo consiglio dei ministri. «Il testo - si legge in una nota - affronta l'attesa riduzione del cosiddetto spoil system, limitandolo alle sole figure del segretario generale e del capo dipartimento». Inoltre per la dirigenza «il provvedimento regola l'accesso a una quota percentuale di posti disponibili di prima fascia attraverso concorso, la durata minima degli incarichi dirigenziali e la razionalizzazione dell'accesso alla dirigenza dall'esterno». D. T.

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