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Rai, tiro mancino dell'Annunziata a Veneziani «Lucia ha scelto la politica. Noi andiamo avanti». Tagliafico alla Tsp. Mimun vince in Vigilanza

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«Parla per te! Parla per te!», urla l'Annunziata a Marcello Veneziani, facendogli capire che solo lui è in diritto di dire questo, mentre altri... Ma Veneziani, che pur tante volte l'ha difesa e sostenuta, ora non ci sta. E risponde: «Sì, parlo proprio per me, perché tu mi hai accusato di aver ricevuto telefonate dai politici e che io avrei eseguito degli ordini, accuse false...». Un muro contro muro durissimo da quel momento e il CdA si trasforma in un ring. La paralisi però non c'è, perchè tutto viene approvato, a maggioranza. Lucia, la presidente, vota contro tutto e tutti. Contro il piano editoriale (Rumi si astiene) perché il consiglio le boccia la premessa sul pluralismo che lei vuole aggiungere. «Era superflua», dicono i consiglieri, che vanno avanti. Dopo il piano, vota contro il passaggio del vicedirettore del Tg1 Tagliafico alla Testata Parlamentare. Poi, contro il canale sperimentale digitale, quello ideato e proposto da Veneziani e per il quale aveva dimostrato grande entusiasmo. Del resto l'aveva detto pubblicamente giorni fa che «litigare» è il suo passatempo preferito. E così dopo essersi scontrata per mesi con il dg Cattaneo, ora fa scenate epocali con i consiglieri. Ieri le urla tra lei e Veneziani si sono sentite in tutto il settimo piano. Petroni e Alberoni sono con lui e anche Rumi, alla fine: «Ho votato per il trasferimento della Tagliafico perchè non volevo punirla. Non mi pare cosa infamante». Mentre Petruccioli lancia messaggi di sostegno alla battaglia anti-CdA della presidente, Veneziani è sempre più infuriato: «La Presidente di Garanzia ha scelto la strada della politica machiavellica e militante - dice - La matrice tutta politica della sua azione è poi testimoniata dal fatto che, mentre nella sua premessa citava la sperimentazione come punto cardine del rilancio, quando veniva posta in votazione, lei votava contro senza addurre motivazione alcuna. Credo che -conclude Veneziani- di fronte a simili incongruenze ogni ulteriore appello al senso di responsabilità ed al rispetto del ruolo di garanzia sia assolutamente superfluo». Su un altro fronte, ma collegato attraverso il caso Tagliafico, il discorso in Vigilanza di Clemente Mimun, che ha difeso il suo telegiornale, ricordato i risultati d'ascolto e respinto le accuse, attaccando chi lo dipinge «come una sorta di Mani di Forbice» e quei conduttori che hanno disprezzato il suo lavoro, come Tiziana Ferrario, e chi ha rifiutato incarichi a Parigi (la Busi) e al funerale dei caduti di Nassiryia (la Gruber). Insomma, si difende ma si leva anche tanti sassolini dalle scarpe. E sicuramente non saranno gli ultimi. Giu.Cer.

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