Il Cdu perde lo scudocrociato e la «libertas»

Lo ha stabilito il giudice della terza sezione del tribunale civile di Roma Francesco Manzo - informa una nota della Dc - rigettando un ricorso del Cdu tendente proprio ad inibire al partito l'uso del nome e del simbolo. Secondo il giudice - è detto nel comunicato - è «fatto incontroverso che è esistito un partito denominato Democrazia Cristiana, così come è incontroverso e notorio che simbolo di detto partito era uno scudo crociato con scritta Libertas simile a quello adottato dal Cdu. Parimenti è incontroverso e notorio che la priorità temporale nell'uso del simbolo è ascrivibile al partito della Democrazia Cristiana». Secondo la Dc «si è ritenuto che l'esame della documentazione prodotta non consente allo stato di ritenere che sia mai stato deliberato dagli organi statuariamente competenti lo scioglimento del partito della Democrazia Cristiana e che ad esso sia subentrato il Cdu».