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Cardini si candida a Firenze ma il centrodestra si divide

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Il professor Cardini è infatti disponibile a candidarsi quale sindaco alternativo all'uscente Leonardo Domenici (Ds). Tuttavia, lo storico pone come condizione della sua candidatura un sostegno al suo nome che vada oltre lo schieramento di centrodestra. «Prima di tutto però ho bisogno di un programma chiaro, che al momento ancora non c'è, e di una base politica qualitativamente e quantitativamente ampia. E poi voglio capire con precisione quali sono le forze politiche che mi candiderebbero», ha dichiarato. Esponenti della Casa delle Libertà hanno già manifestato interesse alla disponibilità offerta da Franco Cardini, che va nella direzione di una candidatura svincolata dai partiti. «Mi sembra un'idea straordinaria quella della Cdl di presentare la candidatura dello storico Franco Cardini a sindaco di Firenze», afferma il ministro per le Politiche agricole Gianni Alemanno. «Potrei candidarmi col centro destra - ha aggiunto Cardini - solo se mi garantissero tre cose: la possibilità di arrivare al ballottaggio, le risorse economiche necessarie alla campagna elettorale, il diritto di intervenire sul programma». Il ministro dell'Ambiente Matteoli, invece, non è d'accordo. «Sono amico e apprezzo molto Cardini, ma le candidature non nascono così, in modo estemporaneo, ma dall'accordo dei partiti». Per il segretario regionale dell'Udc, Nedo Poli «lo scopo della Casa delle libertà è allargare i confini e ampliare i consensi. Cardini è un nome vicino alla destra. Comunque, noi non chiudiamo a nessuno, sarà il tavolo regionale della Casa delle libertà a valutare la situazione».

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