Bankitalia difende i top manager

L'Istituto di Via Nazionale è pronto a far ricorso contro la decisione del Tribunale del Lavoro di Roma che si oppone all'allungamento della carriera lavorativa dei dirigenti. Il giudice Carlotta Calvosa della prima sezione Lavoro del Tribunale di Roma ha condannato la Banca d'Italia per «comportamento antisindacale». Oggetto del pronunciamento la modifica «unilaterale» dell'art.79 del Regolamento del personale che stabilisce il collocamento a riposo dei dirigenti. Il Tribunale impone quindi «l'immediata cessazione e rimozione degli effetti» di tale modifica il che vuol dire che i dirigenti in questione dovranno andare in pensione con le vecchie regole cioè 65 anni di età o 40 anni di servizio. Sia Bianchi, capo della vigilanza che Pontolillo, direttore centrale responsabile dei rapporti col mercato e Catapano, avvocato generale hanno ampiamente superato questi requisiti. La decisione del Tribunale non appena sarà notificata diverrà esecutiva. Bankitalia comunque non ha intenzione di gettare la spugna e è pronta a fare ricorso. Comunque nel frattempo si studiano alternative qualora il ricorso non andasse a buon esito. La modifica del regolamento era stato deciso a luglio scorso dal Consiglio superiore di Bankitalia con il consenso del Governatore Fazio ma contro il parere dei sindacati. Mentre via Nazionale sostiene che la decisione è in linea con il trend del comparto pubblico che punta alla prosecuzione dell'attività lavorativa, il pretore di contro, ritiene che il regolamento «finora ha giovato ad un numero limitatissimo di dirigenti» a scapito del normale turn over «che consente ad altri lavoratori di accedere a quelle posizioni verticistiche che la Banca ha invece voluto mantenere inalterate». A Palazzo Koch è già cominciato il toto successione. Si tratta di occupare posti chiave per Bankitalia. Tant'è che richiedono una sorta di agreement non ufficiale ma di fatto del Direttorio. Per la poltrona di Bianchi ci sarebbero pronti i tre vice: Carlo Pisanti, capo servizio vigilanza sugli intermediari finanziari, Francesco Frasca che sovrintende la normativa e gli affari generali della vigilanza e Giovanni Carosio che si occupa della vigilanza sugli enti creditizi. In lizza per il posto di Pontolillo i funzionari generali Carlo Tresoldi (sistema dei pagamenti) e Cesare Giussani (personale e informatica). A Catapano potrebbe succedere Paolo Zamboni.