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«Basta baruffe, dobbiamo governare»

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«La vecchia politica tende a ritornare ma lo eviteremo grazie anche alla nostra concretezza»

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quanto agli alleati, basta con le baruffe che contribuiscono a creare problemi. Così, a verifica ancora non risolta, Berlusconi torna ieri sui rapporti nella maggioranza. Intanto, mentre il sottosegretario Bonaiuti portavoce del premier smentisce che l'altro ieri Berlusconi si sia lasciato travolgere dall'ira e che abbia usato espressioni volgari, da An arrivano dichiarazioni distensive sollecitazioni a chiudere presto la partita della verifica. Quanto all'Udc ieri non ha dato segni di cedimento in attesa di una iniziativa del premier; il sottosegretario Baccini ha sottolineato ancora una volta che lo Scudocrociato fa richieste di contenuto e non di potere. «Vorrei essere lì - dice il Cavaliere ai partecipanti alla festa per il decennale azzurro svoltasi a Milano - ma ho dovuto fare degli incontri importanti in questo frangente difficile della nostra attività di Governo. Un governo che deve andare avanti, che deve procedere all'attuazione del programma che abbiamo presentato agli elettori». Successi, sottolinea, ce ne sono: «Siamo già in anticipo sulla attuazione del nostro programma di governo. Il governo è in carica da due anni e mezzo, quasi un record storico nel nostro Paese». E ribadisce che «le difficoltà vengono dalla vecchia politica che sta in alcuni casi tentando di ritornare. Noi questo lo eviteremo grazie anche alla nostra concretezza». Poi aggiunge con durezza: «Non se ne può più del teatrino della politica, anche tra alleati, delle baruffe, delle chiacchiere. Di tutto questo non se ne può più. Non tornerà la prima Repubblica, come vuole qualcuno che non ha altro mestiere al di fuori della politica». «Siamo scesi in campo - prosegue - per cambiare lo Stato italiano, la sua burocrazia le sue leggi. È quello che stiamo faticosamente facendo, faticosamente perchè siamo circondati da nemici che sono in tutte le istituzioni. Dappertutto - afferma - ci sono uomini della sinistra, in tutte le istituzioni, per non parlare di quelli che Gramsci chiamava "i gangli vitali del potere". Tutto questo ci crea delle difficoltà, qualche volta ce le creiamo anche da noi». Osserva quindi che «ci siamo scontrati con una situazione economica difficile dopo l'11 settembre, con due guerre, con il calo delle Borse. Oggi però l'economia sta dando segnali di ripresa e ottimismo, bisogna avere fiducia». Quanto all'attività del club di Forza Italia, «hanno avuto un ruolo fondamentale e lo hanno ancora, specie adesso che ci aspetta un periodo di battaglie come le prossime elezioni», dice, e annuncia che, passato il periodo di grandissimo impegno per il governo, il ministero degli Esteri, il semestre europeo, tornerà «a girare il paese. Ho anche bisogno, con tutte le calunnie chi mi riversano addosso, del calore del nostro popolo - ha aggiunto e di sentire il vostro abbraccio». Intanto, da An arrivano sollecitazioni a risolvere i problemi interni alla coalizione. Il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri dichiara di non avere «alcun interesse personale per la carica politica che occupo» e che quindi «se è questione di posti, sono il primo a mettere a disposizione il mio incarico». E mentre il governatore del Lazio Storace condivide «una per una le parole che ha pronunciato oggi il ministro Gasparri e la posizione che ha assunto», il coordinatore di An Ignazio La Russa dice di registrare un «clima migliorato» e si dice «ottimista» sugli sviluppi della verifica. A patto che tutti facciano un ulteriore sforzo, «anche l'Udc» per arrivare alla «soluzione del problema». Secondo La Russa infatti c'è la «disponibilità del premier» ma anche «un atteggiamento costruttivo di Fini» che riguarda «il prevalere delle ragioni della coalizione». D. T.

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