Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Anche la Rai ricorda il Giorno della Memoria e gli orrori delle foibe

default_image

  • a
  • a
  • a

L'iniziativa, organizzata dai gruppi consiliari della Casa delle Libertà, si terrà martedì 10 febbraio nel Salone dei Duecento del palazzo del Comune di Firenze. Parteciperanno il senatore Francesco Bosi, sottosegretario alla Difesa, il parlamentare europeo Paolo Bartolozzi, l'onorevole Riccardo Migliori, il vicepresidente dell'Associazione nazionale Venezia-Giulia-Dalmazia, Silvio Cattarini, della delegata regionale Miriam Andreatini e del giornalista Pucci Cipriani. «Vogliamo rendere omaggio - hanno spiegato i consiglieri di Forza Italia - a tutti gli italiani che, in Istria e Dalmazia, furono costretti a lasciare le loro terre in seguito al trattato di pace del 10 febbraio 1947 che ridisegnò i confini nazionali a Nord-Est». Intanto, la Rai, ma anche le reti private, ricordano da oggi con programmi e servizi il caso delle foibe, le «esecuzioni» di massa e gli eccidi compiuti dai partigiani a fine guerra. Il ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri, ha preso atto «con soddisfazione che sia la Rai che le reti private hanno accolto il mio invito a celebrare il "Giorno della memoria" (il 10 febbraio), dedicato agli eccidi delle Foibe. Un evento che ha colpito migliaia di nostri connazionali, la cui unica colpa è stata quella di essere italiani». Anche la Regione Lazio dedicherà due giorni - il 9 e il 10 febbraio - alla celebrazione della Giornata dei Valori nazionali in occasione della proclamazione della Repubblica romana e per commemorare le Foibe. Lo ha detto l'assessore regionale agli Affari istituzionali Donato Robilotta, secondo il quale l'iniziativa della Regione serve, da un lato, a far conoscere la storia della Repubblica romana, e, dall'altro, ad «aprire il dibattito e ad abbattere il muro del silenzio sulla questione delle Foibe e dell'esodo dei Giuliano-dalmati, una delle più grandi tragedie del secolo scorso». Robilotta ha detto che sulle Foibe «i leader della sinistra, come Violante e Fassino cominciano a dire qualcosa. Sarebbe bene, però, che costoro passino dalle parole ai fatti, prendendo esempio dall'iniziativa della Regione Lazio, per dare il loro consenso ed approvare una legge nazionale che istituisca il 10 febbraio come giornata nazionale della commemorazione delle Foibe, affinchè tragedie come queste non accadano mai più».

Dai blog