GIÀ VENTI GIORNI FA CI FURONO LE PRIME AVVISAGLIE
Poltrone vuote e toghe nere al vecchio «Palazzaccio» di roma, sede della Cassazione, per la cerimonia principale d'inizio attività del nuovo anno. E poi subito dopo analoghe contestazioni nelle singole sedi delle Corti d'appello, da Milano a Palermo, da Venezia a Roma. Insomma in tuutti i distretti si sono avute proteste tese tutte a contestare la riforma dell'ordinamento giudiziario preparata dal governo e dal Guardasigilli Castelli. In più i rappresentanti del governo che hanno preso la parola nei distretti sono stati contestati apertamente. Come a Palermo: non appena il sottosegretario Santelli ha incominciato a parlare numerosi pubblici ministeri hanno lasciato l'aula in segno di aperta polemica. Ed ora il mondo giudiziario si appresta un nuovo sciopero. La contestazione principale riguarda la separazione delle funzioni tra pm e giudici.