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«L'Italia non è povera, l'Eurispes è di sinistra»

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Ma dal quartier generale Eurispes arriva pronta la replica del presidente, Gian Maria Fara: «Maroni utilizza impropriamente la sua carica istituzionale per denigrare il lavoro di un Istituto che da più di vent'anni analizza con serietà e competenza l'evoluzione» del Paese. Ma non solo. Fara tiene a ricordare infatti che «il nostro è lo stesso Istituto che era tanto apprezzato dal centro-destra quando era all'opposizione e rivolgeva le sue critiche al governo dell'Ulivo». E invita il ministro «ad approfondire la lettura dell'elenco dei componenti: si accorgerà anche della presenza di numerosi esponenti del centrodestra». Alla presa di posizione di Maroni si associa anche Luigi Casero, responsabile economico di Forza Italia, che definisce strumentali i dati forniti dall'Eurispes, definito istituto «vicino alla sinistra» e parla di «una pericolosa degenerazione della azione politica, che invece di cercare di analizzare i problemi e prendere soluzioni utili al Paese, vuole solo demonizzare e distruggere l'avversario politico». Maroni intanto spiega che «c'è il partito che dipinge l'Italia come un Paese del quarto o quinto mondo, fatto di gente che non sa come arrivare alla fine della giornata. Ci sono ricerche fatte da istituti prestigiosi, o presunti tali, che dipingono un quadro drammatico e si lasciano andare a considerazioni che non sono scientifiche ma ispirate da qualche parte politica». Ma «la realtà è diversa», aggiunge il ministro, sottolineando che nel 2001-2003 «l'Italia ha registrato un miglioramento del grado di povertà».

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