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Ciampi ruba lo schermo al premier

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Nei Tg del servizio pubblico testa a testa tra le due massime personalità

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Non era mai successo che un capo dello Stato avesse una visibilità di questo livello. Pari ad un presidente del Consiglio, che per ovvi motivi si trova un giorno sì ed uno pure sotto i riflettori. Nella classifica della «presenza» in video stilata dall'Osservatorio di Pavia per i singoli telegiornali della Rai, infatti, si può vedere, sommando i dati dei quattro mesi che Ciampi praticamente raggiunge Berlusconi nel Tg1 e nel Tg2, mentre lo supera nel Tg3. Un risultato, alla fine, alla pari sommando tutti e tre i Tg di viale Mazzini: 252 per Berlusconi e 251 per Ciampi. Questo, fermo restando che entrambi distanziano tutti gli altri esponenti politici e istituzionali di gran lunga, da Prodi a Casini, da Fassino a Follini, per non parlare di Bossi che è ultimo in classifica, preceduto solo da D'Alema. Un primato questo del nostro presidente-teledivo che la dice lunga sull'attenzione che i telegiornali e il servizio pubblico considerano giusto dare ad una personalità come quella del capo dello Stato, che nulla ha a che fare con la maggioranza e con l'esecutivo, spesso accusati di monopolizzare i telegiornali senza lasciare spazio agli altri. Per la prima volta nella storia dei Tg, invece, il vero protagonista è il capo dello Stato. Contro ogni accusa di monopolio informativo e di berlusconizzazione totale dei telegiornali della Rai, (accusa che si ripete in ogni occasione di confronto o bilancio sull'informazione nazionale) ecco che spunta un altro eroe della politica che ha ottenuto l'attenzione costante e massiccia dell'informazione quotidiana: il presidente Ciampi. Giu.Cer.

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