Authority, domani il varo del decreto
L'intenzione del governo è quella di approvarli entrambi, anche se sul disegno di legge, il ministro per le Politiche Agricole, Gianni Alemanno sembra più prudente. Nel decreto legge sul risparmio saranno previste «tutte misure urgenti, non di sistema, per rafforzare i controlli soprattutto in riferimento a quella che è la situazione della Consob, all'organizzazione della Guardia di Finanza e all'aumento delle sanzioni penali», sottolinea Alemanno, precisando che quella del garante dei risparmiatori «è un'ipotesi» che va però meditata «per evitare di dar vita ad una struttura inefficiente. Ciò che ci interessa infatti è dare uno sbocco alla forte mobilitazione che c'è giustamente da parte dei risparmiatori stessi». Il ministro ha precisato comunque che «la verifica di governo è la cornice generale in cui avviene tutto questo». Infatti, circa i tempi di emanazione del dl il ministro precisa che dipendono dall'esito del confronto tra i partiti della maggioranza. Infatti, dice Alemanno, il confronto di ieri è stato «solo sul risparmio». Nel preconsiglio, di oggi, invece, ci sarà la messa a punto dei provvedimenti per la vigilanza sul risparmio: «Abbiamo mandato le nostre osservazioni al ministro Tremonti. Stiamo aspettando che si faccia vivo». Sull'Authority la posizione dell'Udc punta a lavorare «sulla prevenzione ex ante» e non «sulla allocazione di poteri». È il senatore dell'Udc, Ivo Tarolli, ha sottolinearlo in merito alle ipotesi di riforma. Questa impostazione, preannuncia, «sarà nel nostro ddl che presenteremo nei prossimi giorni». Per Tarolli, la proposta sarà presentata a nome del partito ma, su questo, appare scettico il «collega» e presidente della commisisone attività produttive, Bruno Tabacci, che si limita a commentare: Tarolli «può presentare tutte le proposte che vuole». Il ministro Marzano anche ieri ha confermato quando detto già nei giorni scorsi: «Salveremo l'azienda. D'altronde è industrialmente valida. Sto parlando - ha precisato Marzano - del core business e non delle aziende non strategiche, che penso vadano cedute. Invece il ramo industriale relativo ai prodotti del latte è un'azienda tecnologicamente avanzata che ha un futuro che contribuiremo ad assicurare». E il ministro aggiunge che il Comitato di sorveglianza per la Parmalat previsto dal decreto Marzano per il salvataggio dell'azienda «verrà nominato nelle prossime ore». Per quanto riguarda il piano industriale Marzano ha ricordato i tempi previsti: «Entro la fine di gennaio dovremmo conoscere la situazione finanziaria e credo che entro il mese successivo toccherà al piano industriale».