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Tanzi collabora con i magistrati e recita il rosario

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In carcere si alza presto e scrive molto. Ha il permesso di uscire dalla cella tutto il giorno

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La disponibilità del fondatore del gruppo a ripercorrere le varie tappe che hanno portato al buco miliardario sembra confermata dalla volontà dei magistrati di secretare, per la seconda volta in pochi giorni, l'interrogatorio. Rientrato nel carcere di San Vittore, dopo qualche giorno trascorso all'ospedale Fatebenefratelli è stato sotto torchio per 5 ore. L'ex patron della Parmalat sta rispondendo alle domande del pm Francesco Grego assistito per l'occasione dai colleghi di Parma Antonella Ioffredi e Silvia Cavallari. Tanzi avrebbe risposto in modo completo, evitando le dichiarazioni generiche ed ambigue dell'inizio. Un tentativo che qualcuno vede come un modo per alleggerire la sua posizione. D'altronde l'insieme delle accuse mosse dai magistrati di Milano e Parma sono pesantissime e comprendono il falso in bilancio, le false comunicazioni sociali e l'agiottaggio. Reati che comporterebbero per l'ex numero uno di Collecchio pene fino a 15 anni. L'ex numero uno della Parmalat sembra voler collaborare anche per scaricarsi dalle accuse degli ex collaboratori, l'ex direttore finanziario Fausto Tonna in primo luogo, che lo indicano come regista consapevole e meditato di tutta l'operazione. Ma non solo. Tonna ha tirato in ballo anche le responsabilità della figlia di Tanzi, Francesca, che avrebbe saputo, da almeno 5 anni, dei finanziamenti in nero arrivati a Parmatour. L'interrogatorio di ieri, è iniziato verso le 15.30 nel carcere di San Vittore. Secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, i magistrati milanesi starebbero preparando dei mandati di comparizione per alcuni indagati nel troncone di indagine milanese in vista di un giudizio abbreviato. Il detenuto Tanzi, in carcere, scrive molto, prega ogni mattina e cammina nei corridoi grazie al permesso di uscire dalla cella tutti i giorni, dalle 7 alle 21. Cosa che pare gli altri detenuti non avrebbero giudicato abbastanza «equa». È questa la giornata abituale di Calisto Tanzi. Ricoverato il 22 gennaio all'ospedale Fatebenefratelli per un lieve malessere, è stato dimesso domenica e portato nel Centro clinico di S.Vittore, dove si trova attualmente. «È stato disposto dalla magistratura il suo invio nel centro per usufruire, della continua presenza dei medici - spiega una guardia carceraria - Non sta male, ma lo teniamo per precauzione». «Tanzi si alza la mattina - spiega un educatore - va nella cappelletta, poi passeggia e scrive molto». L'imprenditore, però, sin dal suo arrivo a S.Vittore, avrebbe mantenuto secondo indiscrezioni un atteggiamento che non lo ha reso particolarmente simpatico al personale. «Beh, capita spesso che i personaggi eccellenti che finiscono in carcere, per i primi giorni, si comportino come se gli fosse dovuto tutto - racconta un volontario - Poi il loro atteggiamento si modifica».

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