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Inchiesta Finmatica, per il gip di Brescia messi a rischio migliaia di risparmiatori

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Pesano come macigni le parole scelte dal giudice per le indagini preliminari di Brescia per disporre gli arresti domiciliari del fondatore di Finmatica Pierluigi Crudele e dell'ex ad Fabio Bottari. Intanto, nel quinto giorno di sospensione del titolo a Piazza Affari, si è riunito il CdA della società, dal quale sono attesi dati aggiornati sulla situazione economico-finanziaria. Non è tuttavia ancora chiaro se sarà diffuso un comunicato in tempi brevi. Tornando all'ordinanza, in questa non si tace che la gravità dei fatti è tale «da porre in pericolo la posizione di migliaia di risparmiatori e azionisti e delle centinaia di dipendenti della società», nonostante che «i reati in contestazione siano puniti con una pena massima inferiore a quella del furto con strappo». Mentre il legale di Crudele preannuncia ricorso al tribunale del riesame per la revoca degli arresti domiciliari ai quali è sottoposto da sabato il patron del gruppo, dall'ordinanza del Gip che ne ha disposto la custodia cautelare emerge un quadro piuttosto dettagliato. E si delinea soprattutto la reale portata di quell'«occultamento di perdite, per un ammontare di svariati milioni di euro», ipotizzato in precedenza dai pm bresciani. Per almeno 18,5 milioni di euro, la rappresentazione contabile di Finmatica sarebbe stata falsata ad esempio con la controllata Intesis. Si tratta, secondo quanto scrive il Gip nella propria ordinanza, di una partecipazione che «con assoluta chiarezza» alla fine del bilancio 2002 era «durevolmente di valore inferiore» a tale cifra. Mentre un'altra società del gruppo, Infotrend (inserita a bilancio per 7,7 milioni), sarebbe sopravvalutata «quanto meno» per altri 3 milioni, corrispondenti ai dividendi versati alla controllante. «Nei conti non vi è traccia», nota quindi il Gip, delle garanzie fornite da Finmatica per un'obbligazione da 100 milioni di euro emessa dalla controllata olandese Finmatica International Finance, con la conseguente «falsa rappresentazione della generale situazione di rischio della società». Sotto i riflettori anche la cessione del patrimonio immobiliare in favore di Finmatica Real Estate, la cessione di altri immobili a terzi per circa 7 milioni di euro, e di altri immobili ancora da parte della controllata Trend. di liquidità con Generali (legato al fondo Gesav).

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