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Il direttore Mimun: respingo ogni intimidazione

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E qualcuno ha già chiesto che il caso dell'ammiraglia del servizio pubblico venga affrontato in Vigilanza. Annunziata e Cattaneo torneranno così sullo scottante argomento, che ieri li ha visti al lavoro nelle vesti di mediatori per risolvere la frattura interna del Tg1, sulla quale si è scatenata una guerra politica pre-elettorale. Per domani il Cdr della testata ha convocato un'assemblea di redazione, mentre il direttore Mimun, dopo l'incontro muro contro muro con il Cdr, ha sottolineato di aver «manifestato al Cdr disponibilità ad un confronto sereno sul prodotto che confezioniamo ogni giorno insieme», rilevando però anche «la contemporaneità tra gli attacchi contro la mia persona e l'insorgere di un caso Tg1. Ho la responsabilità di impedire che la campagna elettorale condizioni la vita della testata principale del nostro Paese. Per questo - conclude Mimun - mi batterò come sempre contro ogni tentativo di intimidazione nei confronti miei e del Tg1». La Annunziata ha lavorato tutto il pomeriggio per risolvere il caso legato alle dimissioni del vicedirettore del Tg1 Tagliafico, poi ha sentito Cattaneo, che a sua volta aveva parlato con il direttore del Tg1 per un'eventuale verifica. E il confronto a Saxa fra Mimun e la sua redazione ieri è stato «un colloquio serrato e franco» cioè duro, sulla pagina politica del Tg. Il cdr del Tg1 ha esternato al direttore «la mancanza di equilibrio e imparzialità» definendo il disagio «non più tollerabile». Mimun ha detto di non condividere «assolutamente le critiche». «Sono orgoglioso - ha aggiunto Mimun - del telegiornale che ritengo assolutamente equilibrato». Molte le reazioni politiche e le accuse. Gentiloni della Margherita ha chiesto la convocazione in Vigilanza dei vertici. An, Lega e Fi hanno rilevato come il fatto che il Tg1 vada così bene e piaccia al pubblico sembra in contraddizione con le accuse della Tagliafico e del Cdr, che a questo punto risultano spinte da interessi politici. Il disagio del Tg1 viene invece considerato «devastante» dal sindacato, che ieri ha attaccato Cattaneo anche per le immagini trasmesse della festa di Forza Italia, che a quanto pare sono state fornite in parte da un service che serve anche le altre emittenti.

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