Alla Camera il dl salva-Parmalat
La commissione Attività produttive della Camera ha introdotto delle modifiche al testo Marzano: la più importante introduce la possibilità di un concordato che prevede l'ipotesi che «la soddisfazione dei creditori» possa avvenire «anche mediante forme diverse dal pagamento in denaro». La dettagliata norma sul concordato prevede il via libera a questa procedura solo se riporta il voto favorevole della maggioranza del valore assoluto dei crediti ammessi. Novità anche per il commissario straordinario il cui lavoro viene facilitato: nei 180 giorni di tempo che ha a disposizione per indicare il programma di ristrutturazione non dovrà chiedere l'autorizzazione del ministro delle Attività produttive per gli atti di ordinaria amministrazione o per quelle operazioni inferiori a 250 mila euro. Inoltre il relatore Luigi Gastaldi (FI) ha inserito la norma che obbliga l'accertamento del passivo ad essere «improntato a criteri di massima celerità e speditezza» e affinchè il commissario straordinario debba informare i creditori del deposito in cancelleria dello stato passivo. La commissione europea invece si appresterebbe mercoledì prossimo a dare il via libera condizionato al decreto Marzano in relazione al caso Parmalat. A quanto si apprende, secondo la commissione Ue, il principio che va senz'altro rispettato è quello della neutralità fiscale delle misure previste dal decreto, principio che va assicurato sia nei confronti dei privati che nei confronti del pubblico per evitare che si possa configurare un aiuto di stato. Ciò significherebbe che Bruxelles si attende chiarificazioni nel testo al momento della conversione del decreto in legge.