SCORPORIAMO i risparmiatori dalla SuperConsob.

Berlusconi intanto afferma: «Non credo che adesso si debba fare la caccia alle streghe... anche con controlli eccessivi, perché a volte non ci sono controlli che tengano... ». E ancora: «Il governo è e vuole essere dalla parte dei risparmiatori. Faremo di tutto affinché ritorni la fiducia nel risparmio e, soprattutto, affinché ritorni la fiducia nell'Italia e nella nostra impresa. Questo è il male più grave, con quello cagionato ai risparmiatori». I tecnici del partito di Fini (che stanno preparanzo anche una loro proposta alternativa) e di quello di Follini si sono incontrati infatti ieri pomeriggio per studiare a fondo la nuova bozza Tremonti per la costituzione dell'autorità del risparmio: oggi chiederanno di dividere il testo. In un decreto legge confluiscono tutte le «emergenze», ovvero la parte del testo messo a punto dal ministero dell'Economia che riguardano i risparmiatori. In primis l'assicurazione per chi investe e finisce vittima di truffe. Si tratta di una sorta di assistenza assicurativa a tutela dei risparmiatori che incappino in danni per violazione delle nuove regole sul risparmio. Entreranno, secondo l'ipotesi dei finiani, anche vincoli più stretti per i revisori dei conti. Non è ancora certo che possano far parte del decreto anche i nuovi reati del Codice penale tra i delitti contro l'economia pubblica. La soluzione è stata anticipata ieri dal ministro Alemanno: «Subito il decreto, della riforma ne discuterà il Parlamento». Nel disegno di legge, invece, si chiederà di inserire tutto il resto dell'ipotesi. Quindi l'accorpamento di Consob, Covip e Isvap, l'applicazione della nuova direttiva Ue sul market abuse e il ridimensionamento delle funzioni di vigilanza di Bankitalia, cedute al nuovo organismo e all'Antitrust. Inoltre vi sarebbe anche un ulteriore problema che indurrebbe a procedere a un passaggio parlamentare. Si tratta della parte del testo che prevede manche il trasferimento alla nuova autorità di immobili e personale attualmente della Banca d'Italia. Proprio la cessione degli edifici crea problemi in quanto via Nazionale, avendo nella proprietà le fondazioni bancarie, dovrebbe cedere i beni immobili passando anche attraverso i consigli di amministrazioni dei soci. Altrimenti sarebbe, secondo gli esperti, procedere ad espropri. Se ne parlerà oggi in consiglio dei ministri: «Iniziamo l'esame», ha detto Berlusconi. Sul fronte dell'indagine parlamentare, un aiuto a Tremonti è giunto dal presidente di Confindustria Antonio D'Amato il quale, come anticipato ieri, ha chiesto un'Authority a tre teste (sposando la linea di Tremonti) e sanzioni più pesanti. Anche i Ds si preparano a fare una loro proposta con la distinzione di funzioni fra Banca d'Italia, Consob e Antitrust. F. D. O.