Risparmiatori, in arrivo un'assicurazione

In arrivo inoltre norme più strette per i revisori contabili, per i rapporti banche-imprese e sanzioni più dure fino alla reclusione (da un minimo di 3 ad un massimo di 12 anni). I dettagli del «piano-Tremonti» per la riforma della tutela del risparmio vengono forniti oggi in un'anticipazione da due quotidiani e che potrebbe essere portata in consiglio dei ministri a febbraio. La bozza fornita conferma le anticipazioni fatte dallo stesso ministro durante l'audizione parlamentare: innanzitutto nel forte legame «parlamentare» per la nomina dei nuovi vertici. Il presidente dell'autorità sarà infatti designato dal Parlamento (con mandato a 7 anni) e nominato con decreto del Presidente della Repubblica. L'autorità, responsabile davanti al Parlamento, avrà poteri di vigilanza e potrà comminare sanzioni. Potrà inoltre contare sulla stretta collaborazione della Guardia di Finanza. Consob, Covip e Isvap nasce la nuova autorità «organismo indipendente, con personalità giuridica di diritto pubblico, piena capacità di diritto privato e autonomia organizzativa». Scopo dell'autorità è «assicurare la tutela del risparmio e degli investitori, la fiducia del mercato, la trasparenza e la correttezza dei comportamenti dei soggetti vigilati, la stabilità e la sana e prudente gestione dei soggetti vigilati». L'Autorità dovrà quindi curare «la formazione degli operatori e l'informazione del risparmiatore». Bankitalia continuerà a vigilare sulla stabilità. Il nuovo soggetto intanto eserciterà i poteri di vigilanza informativa e ispettiva attribuiti a Bankitalia e potrà avvalersi dell'assistenza della Guardia di Finanza. Viene prevista l'assistenza assicurativa a tutela dei risparmiatori che incappino in danni per violazione delle nuove regole sul risparmio mentre ci saranno vincoli stretti per i revisori dei conti. Arrivano infine nuovi reati che troveranno spazio nel Codice penale tra i delitti contro l'economia pubblica. In tal caso si rischierà la galera: da un minimo di 3 ad un massimo di 12 anni. Il ministro delle Politiche Comunitarie Buttiglione (Udc) ha invitato le parti interessate alla vicenda ad una maggiore collaborazione. «Credo si debba collaborare strettamente con il ministro Tremonti per un progetto di legge che sia del governo e non di un solo ministro -ha detto Buttiglione- un progetto in cui sia forte la prospettiva comunitaria». Per Grillo (Fi) «per il ddl occorre una preventiva riflessione».