PARLA IL COMMISSARIO BOLKESTEIN
Il commissario Ue per il mercato interno, l'olandese Frits Bolkestein, ha illustrato ieri ai 15 ministri europei delle Finanze le proposte all'esame di Bruxelles per rivedere l'attuale legislazione comunitaria in materia di tutela del risparmio. Società di revisione unica per i bilanci consolidati dei grandi gruppi, pene più severe contro le frodi e responsabilità collettiva dei consiglieri di amministrazione sono le principali novità messe a punto anche alla luce del crac che ha travolto l'azienda di Collecchio. Le misure sono il frutto di un lungo lavoro iniziato all'indomani dello scandalo cha ha travolto il colosso statunitense Enron e hanno come punto chiave la riforma dell'Ottava direttiva Ue sulle norme societarie che dovrebbe essere formalmente presentata da Bruxelles in marzo. Molti i provvedimenti che la Commissione guidata da Romano Prodi sta vagliando. Sul versante della revisione contabile, ha spiegato Bolkestein, si pensa in primo luogo all'introduzione del «principio in base al quale un unico revisore è pienamente responsabile per il rapporto di audit sul bilancio consolidato di tutte le società del gruppo». Una novità, almeno per i Paesi, come Italia e Spagna, dove più società di audit possono gestire parti della contabilità dei grandi gruppi. Si vuole poi «rafforzare la vigilanza dei revisori contabili, introdurre regole che garantiscano la qualità dell'audit e precisare le norme sull'indipendenza dei revisori». Per Bruxelles occorre anche «imporre l'uso di standard di alta qualità, assicurare la presenza di comitati di revisori indipendenti in tutte le aziende quotate e rafforzare le sanzioni contro frodi e malversazioni». La Commissione ritiene inoltre che «accrescere la cooperazione fra gli organi di controllo sia livello europeo che con i Paesi terzi» sia «essenziale» per prevenire «operazioni fraudolente avvenute sotto più giurisdizioni», come nel caso Parmalat. L'esecutivo guidato da Romano Prodi starebbe infine studiando la possibilità di rendere obbligatoria la rotazione periodica delle società di revisione. Una soluzione già introdotta nella legislazione italiana. Anche in materia di responsabilità dei vertici aziendali il caso Parmalat ha messo in luce alcuni aspetti «particolarmente urgenti». In particolare, ha detto Bolkestein, occorre «accelerare l'introduzione del principio di responsabilità collettiva di tutti i consiglieri di amministrazione per i conti aziendali» insieme a norme che assicurino la «trasparenza» della struttura dei gruppi. La Commissione Ue inoltre è convinta che le operazioni in cui sono coinvolti paradisi fiscali o veicoli finanziari speciali debbano essere registrate nei bilanci aziendali.