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Ds e Margherita incontrano Di Pietro, Occhetto e movimenti

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Ieri Ds e Margherita hanno fissato a domani l'appuntamento con l'ex pm e l'ex leader del Pds, ma con i «movimenti» lo hanno stabilito in luogo e ora diversi. Di Pietro però scalpita e vuole che l'incontro non venga suddiviso. Ieri pomeriggio si è svolto, nello studio del leader della Margherita alla Camera, un incontro, durato circa un'ora, tra Francesco Rutelli, Piero Fassino, Vannino Chiti e Dario Franceschini. Al termine è stata diffusa una nota congiunta: «Ds e Margherita hanno concordato con Antonio Di Pietro che l'incontro con Idv, Occhetto e un rappresentante dell'Assemblea del Teatro Vittoria si svolgerà giovedì 22 alle 10,30 nella sede dell'Idv in via dei Prefetti». «Lo stesso pomeriggio, alle 15, le delegazioni di Ds e Margherita - conclude la nota - incontreranno presso la sede della lista unitaria, in piazza Santi Apostoli, i rappresentanti di movimenti e associazioni della società civile per discutere della preparazione della convention nazionale di febbraio». Dal canto suo Di Pietro ha dichiarato: «Una cosa è certa: all'incontro di giovedì andremo io, Occhetto e una delegazione dei movimenti e delle associazioni che si riconoscono nella manifestazione promossa dai Girotondi il 10 gennaio scorso». «C'è un tentativo continuato e ripetuto da parte dei leader che hanno dato vita alla lista unitaria - ha continuato Di Pietro - di differenziare l'incontro di giovedì. Vorrebbero vederci separatamente, prima me e Occhetto e poi i Movimenti. Così si fa ulteriore confusione. Noi abbiamo richiesto un incontro con Idv, Costituente per l'Ulivo e una delegazione dei movimenti e delle associazioni che si sono riconosciuti nell'impegno unitario promosso dai Girotondi a Roma lo scorso 10 gennaio. E così sarà». «Non so poi con chi si incontreranno alle 15 - ha concluso il leader di Idv - ma noi alle 10,30 saremo lì con movimenti e associazioni. Questo è certo». Intanto, Clemente Mastella conferma che il suo partito, Ap-Udeur, si terrà alla larga da liste unitarie. «Noi faremo la nostra lista, ma non entriamo oggi a maggior ragione nella lista unica, ci sia o no la signora Ariosto. Faremo i democristiani del centrosinistra in modo molto determinato». Così ha dichiarato ieri Mastella, secondo il quale «la lista unica aveva un senso, perché poteva essere la prima tappa verso il partito riformista. Così, invece, lanciata in una competizione elettorale proporzionale e in vista di un probabile accoppiamento di elezioni amministrative ed europee, con una baraonda incredibile di simboli e sigle, non so proprio a chi possa giovare la lista unitaria». «Da questa circostanza - conclude Mastella - bisogna trarre motivi di insegnamento: l'unità della coalizione si raggiunge con un programma comune su temi concreti come le pensioni, la flessibiltà del mercato del lavoro e la politica estera».D. T.

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