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Casero: «Non ha detto cosa avrebbe dovuto fare» Critiche da FI e AN «Non ci ha convinto»

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Significativo, poi, l'assenso del presidente della Consob riguardo alla proposta da noi avanzata di mettere mano ad una riforma della Borsa che risolva le situazioni di conflitto d'interessi». Lo afferma il presidente della commissione Finanze e tesoro del Senato, Riccardo Pedrizzi, di AN, commentando l'audizione del presidente della Consob, Lamberto Cardia. Per Pedrizzi è importante che Cardia abbia pronunciato in maniera inequivocabile il suo no alle polemiche con le istituzioni, sottolineando la collaborazione in atto con la Banca d'Italia. «È importante -aggiunge Pedrizzi- che Cardia abbia detto chiaramente di non vedere di buon occhio, a breve termine, una riforma palingenetica delle autorità con la creazione di nuovi organismi, ma solo un potenziamento di quelle esistenti». Ma per Luigi Casero, responsabile economico di Forza Italia la relazione di Cardia non convince. «Cardia ha elencato in modo minuzioso le azioni di controllo e di vigilanza fatte dalla Consob dal mese di aprile 2003 ad oggi. Ma non ha risposto alle domande su quello che avrebbe dovuto fare la Consob per evitare l'esplosione del caso Parmalat negli anni 1998,1999, 2000, 2001 e 2002». Deluso anche il presidente della commissione Industria di Palazzo Madama, Francesco Pontone (An). La relazione di Cardia è «equilibrata e di ampio respiro per quanto attiene alle cose da fare, deludente con riferimento ai controlli eseguiti per impedire il crac Parmalat. Per il responsabile economico della Margherita Roberto Pinza è apprezzabile il fatto che Cardia abbia «sgonfiato le due controversie strumentalmente animate in questi giorni anche e soprattutto dal ministro Tremonti». Inoltre «è stata riconfermata l'unitarietà dell'azione della Consob. Infatti, a dispetto di Tremonti che aveva diviso l'attività dell'organismo di controllo in due distinti periodi il presidente Cardia con molto equilibrio ha sostenuto invece che la linea della Consob è stata assolutamente unica e coerente sotto le due gestioni». Vincenzo Visco dei Ds ha sottolineato che Cardia, «ha detto che è molto rischioso fare grosse riforme delle autorità dando così parere negativo alle proposte del governo» e ha aggiunto che «se si fa un accrocco come lo ha in mente Tremonti, non funziona per almeno un anno o due». Il vice presidente della Margherita Natale D'Amico sottolinea che con l'audizione di Cardia, l'indagine conoscitiva del Parlamento «comincia a fare effettivi passi in avanti».

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