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Il vescovo di Parma: amare pure Caino e Giuda come fratelli

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È questo il passaggio chiave dell'omelia del vescovo di Parma, Cesare Bonicelli, che si è recato questa mattina ad officiare la messa domenicale a Collecchio, il paese della Parmalat, dei Tanzi e di Fausto Tonna. Di fronte ai fedeli, per la gran parte lavoratori degli stabilimenti Parmalat, il vescovo ha invitato al perdono riferendosi all'ira di quanti stanno rischiando il proprio posto di lavoro e il proprio futuro a causa del crac dell'azienda-simbolo del paese. Ciò non toglie, ha poi aggiunto, che come comunità «dobbiamo riflettere senza nasconderci su quanto successo, capire perchè è accaduto ed essere solidali fra di noi». La comunità di Collecchio e quella di Parma, è la via indicata dal vescovo, debbono tornare ad essere «una grande famiglia unita» mentre la chiesa - così ha incoraggiato i parroci della zona - deve svolgere il suo ruolo solidale e senza tenersi fuori da questa vicenda che sta influenzando «la vita di tante persone». Da parte sua il parroco di Collecchio, don Luigi Chierici, ha sottolineato la necessità di rispettare tutti «l'etica e la legge, che è troppo facile rispettare solo quando si è sicuri di farla franca».

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