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Lentezza, scarsità di uomini e clan camorristici ancora attivi

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Il procuratore generale Vincenzo Galgano, dinanzi al ministro della Giustizia Castelli, ha difeso l'indipendenza della magistratura e ha posto l'accento sull'elevata incidenza dei clan camorristici nel tessuto sociale e nelle attività produttive della Campania. «Quest'anno appena trascorso ha ridotto lo spazio per un pur cauto ottimismo. Perché lo stato d'animo di chi ritiene proprio incontestabile dovere quello di rappresentante la realtà della giustizia nel distretto non può che soggiacere alle emozioni procurate dagli accadimenti» ha detto nel suo discorso Galgano. Nel salone dei Busti, alla presenza del ministro della Giustizia, Roberto Castelli, il sindaco, Rosa Russo Jervolino, e l'arcivescovo di Napoli, Michele Giordano, il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, i parlamentari, autorità militari, il procuratore generale ha tracciato un bilancio della giustizia nel distretto della Corte di appello di Napoli. Galgano ha ripercorso in lungo e in largo le ragioni di una crisi che ormai da anni attraversa la giustizia napoletana. Una crisi che riguarda «le invocazioni di tutti i dirigenti dell'ufficio del distretto ad un'organizzazione complessiva degli strumenti materiali più razionale e fruttuosa» e «di stigmatizzare le carenze di personale».

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