Tremonti: una sola Autorità per il risparmio Presentate le lettere inviate a Fazio. Sulla riforma il governo cercherà il «massimo consenso»
È questa la strada indicata dal ministro dell'Economia Tremonti nell'audizione alle commissioni parlamentari di Camera e Senato riunite per l'indagine conoscitiva sul risparmio. Un intervento in cui il ministro ha passato in rassegna le cause delle crisi Cirio e Parmalat, crisi di «origine finanziaria non industriale» e ha messo alla sbarra la Banca d'Italia perchè «qualcosa nella vigilanza non ha funzionato». Non solo. Tremonti ha presentato il lungo carteggio con Bankitalia dal quale emerge che il Governatore, chiamato più volte dal ministero dell'Economia a fornire chiarimenti sulle crisi Cirio e Parmalat si è limitato a dare risposte minime o ha respinto la richiesta definendola «illegittima». Da Napoli Fazio ha fatto sentire la sua voce insistendo sull'«autonomia delle banche centrali che è una garanzia per l'economia». Secondo il ministro, la Banca d'Italia «avrebbe dovuto rilevare durante le ispezioni nel corso degli anni almeno qualcosa di anomalo sul versante delle emissioni e delle banche attive nelle emissioni». Il ministro ha poi posto tre domande sul ruolo di via Nazionale: ha chiesto perchè la Banca d'Italia non ha bloccato i Bond di Cirio e Parmalat, come ha fatto con altre 52 emissioni. Poi perchè la centrale dei rischi non ha rilevato l'anomalia dell'indebitamento della Parmalat, pari a mezzo punto del Pil Italiano? Infine ha chiesto perchè non sono state rilevate anomalie nei processi tra gli affidamenti bancari «ritirati» e le corrispondenti emissioni obbligazionarie fatte dalle banche. Quanto alla Consob l'attività «è stata insufficente nel primo semestre del 2003 ma intensa nel resto dell'anno». Se le crisi Cirio e Parmalat sono state possibili è perchè, dice Tremonti, non c'è un'autorità a tutela del risparmio. E questa lacuna va colmata». Come? «Non unificando gli organi, non con un'autorità unica. Ma con un'autorità tra le altre autorità, competente sul risparmio». In particolare Tremonti pensa a tre autorita: Banca d'Italia per la stabilità del sistema bancario, una nuova entità che ha definito «Nuova supervisione» per la tutela del risparmio e l'Antitrust per la concorrenza. La Nuova supervisione, che potrebbe essere la Super Consob, dovrebbe avere tutta la competenza sul risparmio. A Bankitalia dunque rimarrebbe solo la vigilanza bancaria ai fini di accertamento dei coefficienti di adeguatezza patrimoniale. La Nuova autorità per il risparmio, ha spiegato il ministro, dovrà essere «baricentrata sul Parlamento» per le nomine, «indipendente» dagli altri poteri e «forte» nei poteri e negli strumenti. Quindi una riforma largamente condivisa in Parlamento.