di GIULIA CERASOLI OGGI si conoscerà il numero esatto degli articoli e dei commi del ...
Per lunedì 19 alle 14 è fissato il termine per la presentazione degli emendamenti. Entro il 20 febbario invece potrebbe essere varato il decreto Salvareti. Questo mentre la legge Gasparri viene indicata come uno dei punti focali della verifica di governo e l'opposizione continua a mettere i bastoni tra le ruote, puntando ad allargare la discussione anche sugli articoli non segnalati da Ciampi, come ad esempio quelli riguardanti la Rai. Il ministro Gasparri intervistato a margine del convegno del Comitato Tv e minori sulla «Violenza in onda», alla vigilia dell'importante appuntamento, preferisce responsabilmente non interferire troppo con i lavori dei parlamentari. Ministro, come risponde al presidente della Vigilanza Petruccioli, che nella sua lettera ai presidenti delle Camere suggerisce una sostanziale modifica, nell'ambito del riesame del ddl Tv dei poteri del futuro vertice e in particolare un ridimensionamento di quelli del direttore generale? «È un problema che deve essere discusso in Parlamento. La commissione della Camera ha già avviato la discussione. Io rispetto sia il parere del presidente Ciampi che la Camera, che ha facoltà di decidere se avvalersi o meno di un regolamento secondo il quale si può limitare la discussione alle parti richiamate dal Capo dello Stato». Oggi si ricomincia: come vede ora, alla luce di quanto è successo, la strada del riassetto Tv? «Il 26 gennaio dovrebbe approdare in aula. La strada di questa legge la vedo impegnativa, come sempre. Come è stata finora, ma siamo sempre andati avanti. Ora dovremo ripercorrere alcuni passaggi, ma sono fiducioso. Il Parlamento farà il suo lavoro. Ripeto: la Camera deciderà e così vedremo come andare avanti». Si parla di Tv e minori: rimarrà il famoso emendamento che vieta l'uso dei minori nella pubblicità? «Se il parlamento non interverrà la situazione rimarrà questa». È soddisfatto il ministro dei risultati del Comitato di applicazione del Codice presieduto da Emilio Rossi? «Ringrazio tutti i componenti del Comitato Tv e minori, ma li esorto ad avere maggior coraggio e a valersi fino ai limiti estremi dei poteri di sanzione di cui si avvale. Il comitato deve accelerare la sua azione e utilizzare il potere deterrente del dire le cose, assumere anche una maggiore posizione esterna, dire le cose che pensa perchè in questo modo si fa anche giurisprudenza. Anzi, mi auguro che nel futuro la legge possa assegnare più poteri al comitato. È importante riflettere, pur senza censurare nulla, ricordando che dall'altro lato dello schermo ci possono sempre essere dei bambini». Che cosa pensa della guerra Ricci-Bonolis? «Sono contento che la Rai abbia superato Mediaset. Devo dirlo, quando la Rai era guidata da altri non superava Striscia la notizia. E poi alla fine, meglio queste guerre che le guerre vere».