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di MAURIZIO GIANNI UN episodio davvero misterioso, forse anche un po' inquietante, ha costretto ...

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Tutto è successo lunedì sera verso le 22 e 30 quando il politico ha fatto rientro nella sua abitazione dopo la lunga giornata lavorativa. Un volta salutata la scorta sotto casa e salite le scale verso il suo appartamento di piazza Rondanini, alle spalle del Pantheon, la sorpresa. La porta di casa era aperta, leggermente socchiusa e all'intero non erano accese le luci. La cosa lo ha ovviamente insospettito e senza pensarci su due volte è nuovamente sceso senza entrare neanche. Nel cortile ha avvisato i suoi «bodyguards» che si sono subito allarmati dando la nota via radio al 113. Ovviamente gli uomini della scorta si sono subito catapultati nell'appartamento per vedere cosa fosse successo ma, almeno all'apparenza, non vi era nessuno. A questo punto era necessario procedere ad una meticolosa perquisizione delle stanze che potevano essere state violate da chissà quale mano. È subito scattata la preoccupazione per un possibile attentato, così a entrare nell'appartamento sono stati prima gli esperti della sezione antisabotaggio. Dopo che gli artificieri avevano controllato tutto senza riscontrare nulla di sospetto, sono entrati gli specialisti della Digos, della Criminalpol e della scientifica. Immediatamente sono state rilevate tutte le impronte digitali utili (ora già al vaglio degli inquirenti), mentre gli investigatori della Digos e della Criminalpol cercavano di capire cosa fosse accaduto. Né la porta né le finestre dell'abitazione presentavano segni di effrazione e dalle camere non mancavano oggetti di valore. L'ipotesi più credibile, a parte quello di una distrazione, era rappresentata da una intrusione a scopo intimidatorio. Con il passare dei controlli e dopo il setaccio centimetro per centimetro di mobili, cassetti e armadi, l'ipotesi di una possibile dimenticanza da parte dello stesso senatore o dei suoi domestici ha preso piede anche se il mistero rimane. Per precauzione, e anche perché si stava facendo tardi per l'importante impegno che lo attendeva, Schifani e la sua scorta hanno passato la notte in un'altra abitazione assolutamente top secret, per evitare il ripetersi di simili episodi comunque spiacevoli. Non si escludono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni soprattutto dopo l'esame delle impronte digitali che potrebbero rivelare eventuali intrusioni.

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