«Nella relazione manca l'autocritica»
Lo spiega l'onorevole Giuseppe Gargani, deputato europeo responsabile giustizia di Forza Italia. Onorevole, la relazione di Favara si è incentrata anche sulla riforma dell'ordinamento giudiziario. «Il procuratore ha sorvolato su questo argomento. Certo, è ritornato più volte sul tema della responsabilità del magistrato. Favara ha spiegato che bisogna entrare nell'era della responsabilità. Il Pg ritiene che l'interpretazione della legge del magistrato è svincolata da qualunque binario. È evidente che l'interpretazione della legge è una prerogativa che spetta al magistrato». Il procuratore generale si è soffermato anche sui rapporti tra la politica e giurisdizione. «La giustizia continua ad essere inquinata dalla politica e su questo problema Favara non è entrato nel merito. Il Pg ha fatto delle piccole ammissioni, ma poi non ha tratto conclusioni che il procuratore generale potrebbe enunciare: se c'è un'invadenza della politica, se le decisioni del magistrato entrano nel contesto sociale si deve prendere atto del ruolo modificato della magistratura. Se 50 anni fa le decisioni del magistrato non entravano nella sfera del cittadino come tale, oggi queste decisioni hanno valore politico. Favara evita di fare conclusioni, parla di patologia del processo. Queste vengono addebbitate alle eccessive garanzie per l'imputato. Non è vero». Ha trovato singolari le valutazioni di Favara sulla prescrizione? «Le ho trovate molto gravi. Favara denuncia la patologia del processo, anomalia tutta italiana, ma anzichè suggerire rimedi sulle cause e sulle responsabilità dei magistrati dice che bisogna eliminare la prescrizione o eliminarla. È un'affermazione gravissima che tocca un diritto costituzionale. Lo Stato ha il dovere di impedire processi lunghissimi». Vede un Pm in crisi così come è stato descritto nella relazione da Favara? «Il discorso del Pg è stato equivoco. Favara non accetta fino in fondo che il Pm sia una parte del processo, che è in competizione con la difesa rispetto ad un giudice terzo, ad un giudice imparziale. La crisi d'identità è per il giudice e Favara la attribuisce la Pm in un'argomentazione che francamente non è stata chiara». Condivide le preoccupazioni sulla crescità dell'area dell'eversione? «Il procuratore ha posto il problema della connivenza, della devianza eversiva con la politica». Mancano controlli contro i crimini legati all'economia come denuncia Favara? «Favara ha fatto bene a tenersi lontano dalle polemiche di questi giorni. In alcuni passi ha azzardato una critica. Ha ragione nel denunciare l'assenza di controlli, che è sotto gli occhi di tutti». L'anm può prendere spunto per altre iniziative politiche? «È bene che l'Anm si tenga lontana dalle strumentalizzazioni e dalle iniziative politiche».