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Vattani torna a condurre la Farnesina

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Il governo ha richiamato a Roma il diplomatico più esperto, stimato in tutto il mondo

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Vattani, dopo due anni torna così alla carica di Segretario Generale della Farnesina, che aveva ricoperto dal' 97 al 2001 avviando e gestendo una radicale riforma del ministero, dopo aver guidato la rappresentanza permanente d'Italia presso la Ue in una fase particolarmente delicata della costruzione europea, culminata nel semestre di presidenza di turno italiana. La sua è la nomina più importante ufficializzata ieri dal Consiglio dei ministri, ma già anticipata due giorni fa. Le altre nomine riguardano il nuovo ambasciatore a Londra, Giancarlo Aragona, il nuovo direttore degli affari politici della Farnesina Giampiero Massolo e il nuovo rappresentante permanente dell'Italia presso la Ue Rocco Cangelosi. La nomina di Vattani è stata accolta dalle forze politiche e dai rappresentanti diplomatici con entusiasmo. Il presidente del Parlamento Europeo Pat Cox loda il suo impegno «particolarmente apprezzato durante tutto il semestre di presidenza italiana». Antonio Tajani, presidente dei deputati europei di Fi ricorda che «nel corso del semestre di presidenza italiana dell'Ue, Vattani ha ben operato a Bruxelles, curando l'interesse dell'Italia e dell'Unione preoccupandosi dei rapporti con il Parlamento europeo». Si felicitano con Vattani anche il commissario Ue per la giustizia e gli interni Antonio Vitorino e l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza Javier Solana. Reduce dal successo ottenuto con la preparazione del G8 di Genova, Vattani era stato designato a Bruxelles nell'agosto del 2001. Sul suo nome si era realizzata un'ampia convergenza tra Ciampi, Berlusconi e l'allora ministro degli Esteri Ruggiero, in considerazione della grande esperienza sulle questioni europee. Vattani, nell'ottobre del '90 nello staff dell'allora premier Giulio Andreotti, era stato tra gli artefici del successo conseguito a Roma dall'Italia quando nonostante l'opposizione britannica fu dato il via alla Conferenza intergovernativa, e durante il governo Prodi era stato impegnato in prima persona nell'offensiva diplomatica che aveva consentito all'Italia di essere tra i primi paesi idonei, nel '99, all'ingresso nell'area dell'Euro. Partendo per Bruxelles Vattani aveva lasciato alla Farnesina un'impronta di forte innovazione. Aveva guidato e gestito l'applicazione di una riforma complessiva del ministero degli Esteri; aveva realizzato un processo di informatizzazione; aveva proceduto alla riforma della carriera diplomatica; aveva avviato la prassi di riunire una volta l'anno tutti gli ambasciatori sparsi nel mondo. Ed era anche riuscito a riunire alla Farnesina, a costo zero, una collezione di opere d'arte del '900 unica nel suo genere. Vattani è nato a Skopje, in Macedonia, il 5 dicembre 1938.

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