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Oggi proposta di Fini sulla tutela del risparmio

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Lo ha detto ieri il coordinatore di An, Ignazio La Russa, alla vigilia dell'assemblea nazionale del partito che avrà luogo oggi a Roma. «Ora è necessaria un'azione forte - ha proseguito Ignazio La Russa - per tutelare non solo i risparmiatori ma anche l'immagine dell'intero sistema produttivo italiano, per larga parte sano, che rischia di essere il vero danneggiato della vicenda di Parmalat». «Di fatto», ha detto La Russa al termine di una riunione del coordinamento nazionale del partito tenutasi ieri, la «verifica» nella Casa delle libertà comincerà con l'assise di An. I temi del dibattito sono così stati anticipati dal coordinatore: appunto la verifica con gli alleati, il «rimpasto» che «non è un obiettivo ma nemmeno una parolaccia», ma anche la lista unica per le europee («non chiudiamo la porta», ma prima Forza Italia e Udc «si mettano d'accordo tra loro»). Quanto al governatore del Lazio, che non si presenterà alla riunione all'Ergife, La Russa conferma: «Con Storace conversazione piacevolissima, e l'ho rassicurato: nessuno snobba le sue posizioni». Per quanto riguarda la relazione di Fini, «sarà in gran parte centrata sulla tutela dell'immagine Italia, dopo i casi Parmalat e Cirio». Sempre ieri al consiglio dei ministri, presieduto proprio da Fini, oltre a Berlusconi era assente anche il ministro Tremonti. Il ddl Buttiglione-Tremonti che dovrà recepire anche la parte della legge comunitaria relativa al market abuse non è stato quindi presentato e dovrebbe essere esaminato dal prossimo Consiglio dei ministri, alla presenza del premier, Silvio Berlusconi. Così ieri il governo ha approvato la «comunitaria», stralciando il capitolo sugli abusi di mercato: La decisione di rinviare l'esame del ddl che recepisce la direttiva comunitaria sul market abuse era comunque già stata annunciata ieri dal ministro per le Politiche comunitarie, Rocco Buttiglione. Nel dibattito, spesso anche polemico, sulle soluzioni da adottare per tutelare i risparmiatori, peraltro ieri ha detto «no» ad un'unica autorità per la tutela il responsabile economico proprio di An, Pietro Armani in un'intervista ad AffariItaliani. «Non sono d'accordo con la proposta di Tremonti - ha detto Armani, che è anche il presidente della commissione Lavori pubblici della Camera -. Ritengo che la linea da seguire sia quella di un perfezionamento, di un rafforzamento dei poteri delle tre attuali autorità, in particolare della Consob che deve diventare una vera SuperConsob, uno strumento che possa seguire il mercato sistematicamente». A SuperConsob, secondo Armani, vanno dati «poteri ispettivi, magari un corpo specializzato della guardia di finanza, che abbia i poteri di polizia tributaria. Poteri sanzionatori, non soltanto amministrativi, ma anche in collegamento con l'autorità giudiziaria, insomma facciamone l'interfaccia della Sec americana. Avremo così una Sec italiana che parla la stessa lingua di quella americana». D. T.

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