Centrale del Latte di Roma salda il conto
Pronta una cordata di tutti i produttori laziali per rilevare il 75% della società capitolina
L'azienda romana sborserà 7 milioni di euro in due tranche. Ieri è stata pagata la fornitura di latte di agosto e martedì prossimo sarà saldata quella di settembre. L'altro ieri c'è stato un incontro tra l'amministratore delegato della Centrale e il commissario straordinario di Parmalat Bondi che ha proprio fatto il punto sulla situazione finanziaria dell'azienda romana. Ne è emerso che l'ammontare dei crediti della Centrale non è tale da ostacolarne l'operatività. Viene così accantonata per il momento l'ipotesi di affitto dell'azienda romana che era stata ventilata in questi giorni come soluzione per garantirne la piena funzionalità. Il fatto che la Centrale sia in grado di far fronte ai conti in sospeso con i produttori introduce un elemento di maggiore tranquillità. Inoltre tutti i produttori saranno trattati allo stesso modo. L'ipotesi ventilata in un primo tempo che per gli allevatori della Finlatte ci sarebbe stata una corsia preferenziale, si è rivelata infondata e questo ha rassicurato il settore. La Centrale del Latte è il punto di riferimento di oltre mille produttori laziali e di un grosso indotto. Dopo la privatizzazione del '97, oggi l'azienda è per il 75% di Eurolat che fa capo a Parmalat e per il 16% della Finlatte che conta 250 produttori locali e per il 6,6% del Comune di Roma e per l'1,6% della Regione Lazio. La Finlatte ora punta a rilevare il 75% che è in mano a Eurolat o almeno a salire al 51%. Eurolat è in amministrazione straordinaria e quindi prima di fare qualsiasi mossa la Finlatte vuole vedere come cambierà l'assetto azionario. Ieri intanto si è svolto un vertice nella sede della Confagricoltura con le associazioni del mondo produttivo del latte e sono stati definiti i presupposti per creare una cordata di tutti i produttori laziali per candidarsi all'acquisto del 75% della Centrale. Un aiuto finanziario per questo obiettivo potrebbe venire anche dalla Provincia. Il presidente Gasbarra ha inviato alla Finlatte una lettera in cui dice che la Provincia è «disponibile a partecipare nei limiti delle proprie risorse finanziarie all'acquisto da parte degli allevatori di una quota maggioritaria della Centrale del Latte». Ma l'intervento di Gasbarra non è piaciuto al capogruppo provinciale di An Piergiorgio Benvenuti. che ha definito «paradossale» la disponibilità del presidente della Provincia a partecipare al salvataggio della Centrale del Latte. Benvenuti ha ricordato anche che «all'epoca della privatizzazione, Gasbarra era vicesindaco al Comune di Roma e l'assessore al Bilancio Rosati presiedeva la Commissione Bilancio del Campidoglio». «Gasbarra e Rosati -continua Benvenuti- non sono i più adatti, ora, a farsi paladini dei lavoratori della Centrale. Al contrario, diamo atto al coraggio della vicepresidente della Provincia, Rosa Rinaldi, che ha riconosciuto pubblicamente il grave errore compiuto dalla sinistra».