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DALL'ULIVO serie di «no» all'election day, la proposta lanciata da Berlusconi di accorpare le elezioni ...

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Contro la proposta si sono schierati parecchi leader del centrosinistra, primo fra tutti quello della Quercia Piero Fassino, e poi Oliviero Diliberto (Pdci), Alfonso Pecoraro Scanio (Verdi) e Clemente Mastella (Ap-Udeur). Nella maggioranza invece attende oggi il pronunciamento dell'Udc, mentre La Lega e il coordinatore di An, Ignazio La Russa, si trovano d'accordo su una soluzione di compromesso: abbinare alle europee il secondo turno anziché il primo delle amministrative. Per Fassino l'election day sarebbe né più né meno di un tentativo di falsare le elezioni, al quale Berlusconi ricorrerebbe perché avrebbe paura di perdere le amministrative. L'uscita di Fassino ha avuto il potere anche di rassicurare in parte i suoi alleati dei partiti minori, io quali in questi giorni hanno insistito sul rischio che si stessero verificando «trattative segrete» tra Ds-Margherita da una parte e la maggioranza dall'altra, a discapito del peso delle formazioni minori. In particolare Diliberto ha messo in guardia gli alleati da «trattative sottobanco» e Mastella ha esortato a evitare «inciuci». Peraltro in Forza Italia non mancherebbero esponenti convinti che se a Ds e Margherita venisse accordata la riforma della legge elettorale per le europee, con l'eliminazione delle preferenze (cosa che favorirebbe la lista unitaria del «triciclo»), si potrebbe magari incassare un loro sì all'accorpamenti con le amministrative. Certo è che dell'accorpamento Silvio Berlusconi è convintissimo, Sabato, il premier ha ascoltato dal ministro dell'Interno Beppe Pisanu un'approfondita relazione sugli aspetti tecnici dell'eventuale accorpamento: risparmio di 500 milioni di Euro; minori giorni di chiusura delle scuole; minori problemi per il voto degli italiani all'estero, etc. Inoltre l'accorpamento permetterebbe un tipo di campagna elettorale più congeniale al premier, perché con la presenza dei grandi temi consentirebbe una sua efficace presenza in campo, indipendentemente dal fatto che si candidi o meno. Inoltre se tra aprile e maggio, nei due turni di comunali e provinciali, l'opposizione dovesse cogliere successi importanti, si potrebbe creare un andamento elettorale difficilmente ribaltabile alle europee del 13 giugno. Di qui l'idea di invertire i fattori e puntare tutto su una campagna forte per le europee che possa trascinare il voto amministrativo. La Lega, che aveva espresso la sua contrarietà al progetto, ha ieri rilanciato con Roberto Calderoli una controproposta: abbinare al voto per Strasburgo non il primo bensì il secondo turno delle amministrative. La proposta è stata fatta propria dal coordinatore di An, Ignazio La Russa, che l'ha definita «un'ipotesi di buon senso». Quanto all'Udc che alle europee vuole correre da sola, oggi l'ufficio politico affronterà l'argomento.

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