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Ulivo in attesa di girotondini e movimentisti

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Rutelli «apre» a Di Pietro ma l'ex pm aspetta di sentire l'annunciato messaggio del presidente Ue

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Intanto Rutelli ha spezzato una lancia per l'unità dell'Ulivo; un'unità, spiega il leader della Margherita su Repubblica, che consentirebbe di risolvere anche la questione dell'ingresso di Antonio Di Pietro. L'ex sindaco di Roma suscita così l'approvazione dell'ex leader dell'ex Pds ora Ds Achille Occhetto che con l'ex pm aveva minacciato di mettere in piedi una lista a sé stante, quella dello stesso Di Pietro che però aspetta di sapere che cosa dirà Romano Prodi, ma anche la ammonizione del socialista Villetti che distingue fra lista elettoralista e lista riformista e invita a non fare «pasticci». Intanto, sia Verdi che Pdci ribadiscono che al voto europeo andranno da soli. Resta fondamentale quindi, il passaggio dell'appuntamento di sabato e domenica prossima, quando a Roma si riuniranno i girotondi e i movimenti con i leader dei partiti, Occhetto e Di Pietro. Si vedrà quanto sia concreta la possibilità che Di Pietro e Occhetto diano vita ad una lista alternativa se dovesse sfumare la prospettiva unitaria, e anche quanto l'ex pm riesca a far presa sui movimentisti. Anche perché, novità dell'ultim'ora, a portare il suo contributo ci sarà pure Nanni Moretti, in un dibattito dal titolo emblematico, «Facciamoci del bene». Oltre a Walter Veltroni, Oscar Luigi Scalfaro, Guglielmo Epifani, gli organizzatori assicurano la presenza dei maggiori leader dell'opposizione di centro-sinistra: Piero Fassino, Francesco Rutelli, Fausto Bertinotti, Alfonso Pecoraro Scanio, Oliviero Diliberto, Rosy Bindi, Arturo Parisi. Quanto a Prodi, manderà l'annunciato messaggio, dal quale si attende la conferma dello spirito unitarista della sua proposta di ulivo europeo e, anticipa Santagata esponente bolognese «prodiano» della Margherita, anche il chiarimento che una apertura ai movimenti in termini di partecipazione diretta richiede un'accettazione delle regole e delle condizioni legate ad una cooperazione rafforzata. Quanto all'eventuale ingresso di Di Pietro, Santagata osserva: «Se Verdi e Pdci non vogliono rafforzare i vincoli di coalizione, è da parte loro legittimo, ma è complicato rafforzarli con chi non fa nessun gesto in questa direzione». «Siamo davvero curiosi - dice dal canto suo Di Pietro - di sentire cosa dirà Prodi sabato. Mi auguro che si decida ad uscire presto dall'equivoco e faccia sapere se l'Italia dei Valori ci sarà oppure no. Questo continuo non rispondere mi fa pensare che sia un tentativo per tirare la corda perchè si spezzi, per dire: "Vedi adesso che ti volevamo con noi, tu hai deciso di andare da solo". Aspettiamo una risposta con curiosità. Noi fino all'ultimo giorno utile, che è quello in cui dovranno essere presentate le liste, saremo disponibili, ma dal primo giorno utile, cioè dal primo gennaio, ci organizziamo per poter offrire un'alternativa». Quanto ai Verdi, il leader Alfonso Pecoraro Scanio dichiara: «Evitino furbizie e aspettino il parere della Consulta su lodo Schifani e referendum. Se il referendum fosse ammissibile, infatti, entrambi (lista Prodi ed ex pm) avrebbero interessi opposti, e ognuno potrebbe andare per la sua strada».

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