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Sofri, la legge Boato in aula a fine mese

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An presenterà un emendamento: non sarà concessa grazia se non è il condannato a chiederla

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Così ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, convocata dal presidente Pier Ferdinando Casini il 30 dicembre scorso al termine di un breve colloquio con il Capo dello Stato. Per Marco Boato, primo firmatario della proposta di legge e presidente del gruppo Misto, l'anticipo di qualche settimana della discussione («altrimenti si sarebbe dovuta esaminare al termine del programma dei lavori di febbraio con possibilità che slittasse a marzo...»), «è comunque un buon risultato». L'opposizione non ha peraltro ottenuto, come chiedeva, che il provvedimento venisse esaminato dalla commissione Affari Costituzionali in sede legislativa, evitando così il passaggio in aula. Ieri a dire «no» a questa scorciatoia, nella riunione dei capigruppo che su queste decisioni deve essere unanime, è stata la Lega, ma anche An era contraria. Casini, comunque, ha deciso di contingentare i tempi del dibattito in aula. Infatti, mentre dal Carroccio sono proseguite dure critiche al provvedimento, sul quale però sia Bossi che Castelli non hanno obiettato (anche perché, ha sottolineato nei giorni scorsi Bossi, a quel punto la responsabilità sarà tutta di Ciampi), An sta preparandosi a presentare un emendamento che renda necessario, per concedere la grazia, che questa vanga richiesta dal condannato. Cosa che, finora, Sofri ha sempre rifiutato categoricamente di fare. Su questa posizione si è nuovamente espresso ieri chiaramente il coordinatore di An La Russa: «Siamo contrari a una legge su misura fatta solo su Sofri. Deve essere l'interessato a chiedere il provvedimento di clemenza. Perché mai - ha detto La Russa auspicando che su questa posizione convergano anche gli altri alleati della CdL - il capo dello Stato dovrebbe concedere la grazia a una persona che non vuole nemmeno chiederla?». Al momento, tuttavia, come ha spiegato il vice capogruppo azzurro Antonio Leone, Forza Italia non ha ancora preso una posizione ufficiale, soprattutto per quanto riguarda la questione posta da La Russa. E anche nell'Udc ieri si diceva che bisognerà «fare il punto» della situazione. Inoltre in vicepresidente leghista del Senato Calderoli sostiene che «l'unica via è quella della modifica costituzionale». Nell'attesa l'opposizione difende la linea Boato, anche se non all'unanimità, e attaccano An e Lega. D. T.

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