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Messaggio di Prodi ai giro-movimentisti Di Pietro non si arrende. Vuole una risposta sulla partecipazione alla lista unitaria

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E Romano Prodi, dopo aver attaccato il governo sul semestre europeo dalla sua posizione di presidente della commissione Ue, sabato prossimo farà anche seguito al criticato lancio del suo «manifesto» per un «Ulivo europeo», inviando un messaggio all'assise giro-movimentista indetta il 10 e l'11 prossimi a Roma. Lo stesso Prodi lo ha comunicato a Paolo Flores d'Arcais, Paul Ginsborg e Francesco Pardi, considerati insieme a Moretti le «teste pensanti» del girotondismo, nel corso di un incontro a Bologna. «Non si tratterà di un messaggio di circostanza - informano i promotori -. Abbiamo tratto la convinzione che si tratterà di un testo impegnativo, per ribadire e puntualizzare le ragioni programmatiche e le indicazioni di metodo per realizzare la proposta di lista unitaria alle prossime elezioni europee, avanzata la prima volta nella scorsa estate». La stessa assemblea registra intanto una nuova adesione, quella del segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, che ha assicurato che prenderà anche lui la parola nel corso dell'assemblea. All'incontro hanno già confermato ufficialmente la loro partecipazione, con tanto di intervento, tutti i maggiori leader dell'opposizione di centrosinistra: Piero Fassino, Francesco Rutelli, Fausto Bertinotti, Alfonso Pecoraro Scanio, Oliviero Diliberto, Antonio Di Pietro, Rosy Bindi, Arturo Parisi, Achille Occhetto, Giovanni Berlinguer, Fabio Mussi, Ermete Realacci, Gianfranco Bettin, Nando Dalla Chiesa. Possibile anche la presenza di Massimo D'Alema, che però ieri doveva ancora confermare la propria disponibilità. «L'incontro del 10 e 11 gennaio - spiegano i promotori - costituirà perciò il confronto pubblico più ampio tra tutte le diverse anime dell'opposizione, sia parlamentare che della società civile». Intanto, Antonio Di Pietro, al quale i socialisti di Boselli continuano ostinatamente a tenere la porta chiusa per la lista unitaria cosiddetta del «triciclo», chiama ora in causa proprio Prodi. È lui, dice l'ex pm, che quando ha lanciato l'idea della lista unitaria «ha detto che era aperta a tutti. Adesso deve uscire dall'equivoco: se ci escludono, lui deve disconoscerla». L'annuncio di un messaggio politico di Prodi all'assemblea dei girotondi ha suscitato subito critiche nella CdL. Secondo il vice coordinatore nazionale di An, Italo Bocchino,Prodi sarebbe «senza pudore». D. T.

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