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Edicola digitale
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Tra i programmi gratuiti anche inglese per bambini

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La sperimentazione si concluderà, come prevede la legge, il 31 dicembre 2006 con la cessazione del sistema analogico attualmente in vigore. La Rai possiede due multiplex che offrono la possibiltà di trasmettere cinque canali ciascuno a cui si aggiungono quattro canali radiofonici. La Rai prevede una progressiva applicazione della multimedialità e dell'interattività sulle tre reti tradizionali e inoltre saranno disponibili una serie di canali, attualmente visibili con il satellite, come RaiNews24, RaiSport, RaiEducational e anche programmi per l'insegnamento dell'inglese ai bambini. La televisione pubblica sta poi provando due nuovi canali da offrire sul digitale, Rai Doc e Rai Utile, che saranno dedicati rispettivamente all'offerta culturale con programmi di arte, musica, opera, libri e all'ampliamento dei servizi di pubblica utilità come meteo, il traffico, viaggi, turismo, protezione civile e anche salute e tutela del consumo. Questi servizi saranno sia su base nazionale che su base locale. La copertura del segnale ha già raggiunto il 50% del territorio nazionale e arriverà al 70% entro la fine del 2004 come prevede il piano approvato dal Cda della Rai. Per poter vedere i canali del digitale terrestre non è necessario cambiare il televisore o l'antenna ma bisogna installare un decoder. Una volta acquisito il decoder, i canali potranno potranno essere visti gratuitamente. Una rivoluzione tecnologica, però, che non placa le polemiche tra governo e opposizione. Infatti il centro-sinistra bolla la manifestazione come «un spot del governo», la maggioranza difende la rivoluzione tecnologica e l'operato di vertici Rai e governo. «Uno spot propagandistico dell'ala più oltranzista, Lega e Gasparri in testa, del governo Berlusconi» critica il responsabile Informazione Ds Fabrizio Morri, seguito dagli esponenti Dl Gentiloni e Lusetti che definiscono la manifestazione, ripresa su Raidue, come «un Gasparri show». Quindi il centrodestra fa quadrato intorno al ministro delle Comunicazioni e alla validità dell'avvio della rivoluzione digitale. «Alla faccia delle opposizioni del Colle e dell' Annunziata è partito il digitale terrestre Rai» afferma il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli che rincara: «Qualcuno oggi si sta mangiando il fegato». Dall'Ulivo solo «polemiche squallide, ipocrite e false» per il responsabile Informazione di Fi Paolo Romani mentre per il responsabile Informazione di An Alessio Butti «è politicamente desolante assistere ai tentativi della sinistra di approfittare del più grande patrimonio informativo e culturale nazionale, quale è la Rai, per attaccare in modo squallido esponenti del governo».

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