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«Parole che dicono tutto ma non concludono nulla»

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Lo affermano Antonio Di Pietro ed Achille Occhetto riferendosi alla «vexata quaestio» della lista unica». «Fassino - osservano - ripete genericamente che essa dovrebbe essere aperta a tutti ma poi nulla viene fatto affinchè altri non mettano veti, e soprattutto, ne parla come di una cosa a cui non resta che aderire o meno. Per Prodi, invece, la lista unica dovrebbe essere aperta 'a tutte le forze dell'Ulivo che credono in questo progettò. Benissimo! Ma egli sa bene che proprio da queste sue parole altri traggono lo spunto per sostenere la tesi che l'Italia dei Valori, non avendo fatto parte dell'Ulivo alle ultime elezioni, ora dovrebbe essere esclusa dalla lista unitaria. Ed allora, caro Prodi, vorremmo sapere, possibilmente in un incontro con il nostro Comitato per la Costituente del nuovo Ulivo, se anche tu la pensi così». «Ci preoccupa - proseguono Di Pietro e Occhetto - il fatto che Fassino si contraddica affermando che "la lista unitaria deve essere aperta al contributo di tutti i partiti e i movimenti che condividono il progetto", specificando poi che "il programma, il simbolo e la denominazione saranno presentati alla Convenzione del 14 e 15 febbraio". Ci chiediamo e gli chiediamo allora: chi, secondo lui deve predisporre il programma e chi sta provvedendo alla denominazione ed al simbolo? E poi - dicono - come si fa ad aderire ad un 'progettò se questo non è ancora stato scritto e verrà presentato solo al momento della Convenzione di febbraio, quando oramai i giochi saranno fatti? Soprattutto perchè non si apre da subito un ampio dibattito aperto al contributo di tutti affinchè si stabiliscano insieme i progetti da condividere e le regole per partecipare e per scegliere i migliori candidati a rappresentare la coalizione?». «A che titolo infine qualcuno pretende di stabilire veti e gli altri non fanno nulla per rimuoverli?». «Non possiamo stare più alla finestra a guardare che altri definiscano programmi e candidature senza coinvolgere quella preziosissima parte della società civile che in questi ultimi due anni ha ridato fiato e speranze ad un centrosinistra asfittico appena uscito dalle urne elettorali sconfitto e frastornato. Per questo aspettiamo da Voi e da tutte le altre forze della coalizione una risposta chiara per l'incontro pubblico fissato dai Movimenti e dai Girotondi per il prossimo 10 e 11 gennaio».

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