I sindacati forse si costituiranno parte civile

Lo ha annunciato Antonio Mattioli, della Flai-Cgil parmense, nel corso del coordinamento nazionale delle rappresentanze sindacali degli stabilimenti Parmalat che si è riunito a Parma. I sindacalisti hanno anche detto che, al momento, gli stipendi dei dipendenti non sarebbero in pericolo. «Stiamo valutando se costituirci parte civile nei confronti della vecchia dirigenza di Parmalat» ha spiegato Mattioli, annunciando che sarà convocato un coordinamento del sindacato europeo e sarà coinvolta anche la Uita, il sindacato mondiale degli alimentaristi, visto che Parmalat ha un peso a livello mondiale di oltre 36 mila dipendenti. I sindacalisti hanno affrontato anche il tema del presidio dell'attività produttiva: «Un no secco allo spezzatino - ha detto Mattioli - il nostro è un sistema non disaggregabile, Parmalat non è disaggregabile. Si può ragionare di organizzazione, ma certamente non di spezzatino». «Non c'è una data per il nuovo incontro del coordinamento sindacale nazionale e nemmeno per l'incontro con Enrico Bondi, ma di certo rimane allertata tutta la rete delle rappresentanze sindacali di tutti gli stabilimenti Parmalat in Italia» ha affermato Pasquale Papiccio, della segreteria nazionale Uila-Uil.