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Scajola: contraddittorio parlare di verifica

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Replica di La Russa: bisogna adeguare al più presto il programma di governo

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Claudio Scajola, ministro per l'Attuazione del programma, spiega che parlare troppo di verifica non rende giustizia all'attività dell'esecutivo. «L'eccessiva tensione che c'è, anche da parte dei media, sul tema della verifica - continua - potrebbe dare l'impressione che l'attività di governo in questi due anni e mezzo non sia stata positiva. Io ho completato la prima parte di un lavoro fatto dai miei uffici, in collaborazione con gli altri ministeri, sull'attività del governo: ebbene, siamo noi i primi a essere sorpresi dalla quantità delle cose fatte e da quanto poco, invece, questi risultati siano conosciuti». «Detto tutto ciò - osserva Scajola - mi riesce difficile parlare di verifica, perché potrebbe sembrare contraddittorio rispetto al lavoro fatto finora. Al massimo ci potrà essere qualcosa da aggiustare, da mettere a punto». Pronta la replica del coordinatore di Alleanza nazionale, Ignazio La Russa: «Possiamo anche non usare il termine verifica, resta la necessità di adeguare il programma di governo alle cose successe in questi due anni». «Per quanto di buono abbiamo fatto e per quanto poca pubblicità ci possa essere stata - spiega La russa - serve maggiore velocità, nell'azione di governo, rispetto alle esigenze della gente. Dobbiamo sempre ricordarci che le amministrative 2003 sono state un campanello di allarme». Riferendosi a un'affermazione fatta da Bossi l'altra sera, durante una manifestazione («Non è vero che in Italia va tutto bene») il ministro per l'Attuazione del programma, Scajola, calma le acque. È infatti convinto che il leader della Lega non abbia fatto alcuna critica al governo nè a Berlusconi. Per Scajola, comunque, se le riforme non si fanno le cose non vanno bene». Riferendosi all'ipotesi della lista unica della CdL alle prossime europee Scajola afferma: «I tempi sono stretti, ma secondo me la lista unica è ancora auspicabile». A suo avviso, avrebbe «il pregio di semplificare il quadro politico e ci consentirebbe di presentarci in Europa e nel Ppe con più forza».

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