Sui tagli è lite tra Cattaneo e Annunziata
Quanto pagheremo invece è ancora un mistero, (un aumento a questo punto però è più che probabile) visto che il blocco della Gasparri ha stoppato anche i lavori della Commissione preposta a indicare la cifra da stampare sui bollettini. Ma questo è solo uno dei problemi che si trova ad affrontare viale Mazzini, che anche ieri ha vissuto una giornata frenetica in cui il presidente e il direttore generale si sono scontrati a distanza (Cattaneo è influenzato) soprattutto sul tema dei possibili licenziamenti. «Personalmente sono convinta che il direttore generale stia facendo allarmismo», ha detto la presidente della Rai Lucia Annunziata a margine della presentazione del libro «RicordeRai». «Oltretutto -ha aggiunto la presidente- trovo abbastanza curioso che per tutto il periodo della legge Gasparri Cattaneo non abbia mai aperto bocca. Ha cominciato a mobilitarsi adesso. Avrei amato sentire queste sue valutazioni prima se davvero erano pericolose...», ha concluso la presidente riferendosi alle affermazioni del dg su RaiTre. Ma Cattaneo non ci sta a farsi zittire e replica: «Io sto ai fatti e allo stato attuale la perdita di 150 milioni di euro di ricavi pubblicitari significa perdite e non minori utili e le perdite si ripianano con tagli, non solo ma anche sul personale. Quello dico - sottolinea - è tanto vero che l'ultimo cda ha approvato all' unanimità delibere condizionate al mantenimento delle previsioni di entrate pubblicitarie. Quando dicevo che la legge a me andava bene perchè consentiva di non perdere ricavi, mi riferivo proprio a quello». Il ministro Gasparri interviene a sostegno della tesi del «rischio cassa integrazione», aggiungendo che «purtroppo è un rischio reale visto che si parla di minori introiti pubblicitari e quindi di un probabile piano di ristrutturazione». Non solo ma anche le sedi regionali verranno penalizzate, «perché mancherà il potenziamento previsto nella legge». Gli esponenti della maggioranza considerano «irresponsabile» il comportamento del presidente Rai. Alessio Butti di An sottolinea che «anche una bambina capirebbe» che un danno economico da 150 milioni di euro «comporta un piano di ristrutturazione serio e ponderato: altro che allarmismo». Giorgio Lainati (FI) trova intollerabile che «l'Annunziata ignori l'allarme più volte dato da Cattaneo in Vigilanza». Anche Paolo Barelli di FI è convinto quello di Cattaneo è «un comportamento doveroso e ineccepibile». Internamente le voci del partito Rai sono discordi. Pochi festeggiano con l'Annunziata, ma molti vedono ancora più incertezza e un futuro colmo di incognite, soprattutto finanziarie. A levarsi è anche la voce dell'ex direttore generale Agostino Saccà ora direttore di RaiFiction, per il quale «sarebbero guai seri per la Rai». Il predecessore di Cattaneo, tiene a ribadire che la perdita della pubblicità su RaiTre «metterebbe in serio pericolo l'equilibrio economico della Rai» e auspica che «il sistema politico trovi presto una via d'uscita per tutelare l'azienda radiotelevisiva di Stato».