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Fini spinge per l'Economia, rimpasto più vicino

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Non c'è dubbio infatti che le mosse in vista del possibile ritocco della squadra di governo si sono infittite ieri. Gianfranco Fini punta a far pesare nella verifica, e quindi anche sul rimpasto, le modifiche alla legge Gasparri. Pure l'Udc non vuole stare con le mani in mano, anche se i centristi hanno una tattica diversa da quella del partito di via della Scrofa. Follini % C. infatti non spingono più di tanto per il rinnovo della lista dei ministri perché sperano di crescere alle prossime elezioni europee e, quindi, di avere un maggior peso dopo la tornata della prossima primavera. Fini, comunque, va avanti. Vuole portare sul tavolo della trattativa il libera del riassetto tv ma chiede maggiore spazio all'interno dell'esecutivo. Nel mirino c'è anzitutto Giulio Tremonti, che si è attirato nuove antipatie tra gli alleati (come sempre quando ci si avvicina all'approvazione della Finanziaria) per tagli dell'ultima ora. Antipatie che si aggiungono al progetto «nuovo ministero dell'Economia» preparato dai tecnici di An e per ora finito nei cassetti della scrivania del vicepremier. Si tratta dello spacchettamento del dicastero di via XX settembre che ha accorpato le competenze di Bilancio, Tesoro, Finanze e parte dei «defunti» Mezzogiorno e Partecipazioni statali. An vorrebbe istituire un nuovo ministero, chiamato «dello Sviluppo» che raggrupperebbe l'ex Bilancio e le Partecipazioni Statali. Il nuovo gabinetto potrebbe svolgere un'attività di programmazione economica e quindi di indirizzo su quello di Tesoro-Finanze (che continuerebbe a chiamarsi Economia), più «operativo» e dove resterebbe lo stesso Tremonti. Al momento Fini non ha un nome per l'istituendo nuovo dicastero e non è escluso che potrebbe assumere proprio lui la nuova delega pur rimanendo a Palazzo Chigi. An potrebbe essere soddisfatta visto che così avrebbe maggior peso nell'esecutivo. Per l'Udc la partita è più complessa ma l'interesse è sul ministero delle Infrastrutture. Potrebbe essere scorporata una delega reistituendo il vecchio dicastero dei Trasporti alla cui guida andrebbe l'attuale viceministro Mario Tassone. Ma che direbbe il sottosegretario Mario Baccini? E il vicesegretario Sergio D'Antoni? F. D. O.

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