COORDINAMENTO NUOVE ANTENNE

Lo sostiene il Conna, il coordinamento nazionale Nuove antenne, secondo cui Retequattro «ha al massimo 300 dipendenti» e Raitre «non correrebbe nessun pericolo perdendo la pubblicità». «Con il rinvio alle Camere della Gasparri - spiega in una nota il presidente della associazione Albanesi - radio e televisioni locali speravano che un minore rastrellamento di pubblicità da parte di Rete4 e di Rai Tre apportasse qualche cambiamento a loro beneficio e soprattutto aprisse il mercato delle risorse attualmente chiuso e dominato dalle reti nazionali«. Innanzitutto Retequattro: «Non ha 1000 dipendenti e neppure 700 come in una intervista ha dichiarato Emilio Fede - sostiene Albanesi - ma al massimo 300 persone che lavorano per essa e che le sue trasmissioni da satellite non arresterebbero completamente la pubblicità». Quanto a Rai Tre, «non correrebbe nessun pericolo perdendo la pubblicità - sottolinea il Conna - perché l'Azienda nel suo complesso ha un tetto di pubblicitario che non deve superare indipendentemente dalle reti possedute: l'affermazione di interessati allarmisti che essa si troverebbe in difficoltà finanziarie è falsa perché? la pubblicità potrà essere parzialmente dirottata sulle altre reti e magari aumentata di prezzo, mantenendo inalterati gli attuali livelli di entrate finanziarie».