Nassiriya, la festa. Poi è allerta
Nella base italiana la contentezza per la presa del raìs dura poco
Sta di fatto che la cattura del rais, l'evento più atteso dall'inizio della guerra in Iraq, è avvenuto a quasi un mese esatto da quella tragedia. E per i soldati italiani anche questo ha un suo valore, un «importante significato simbolico». Nella base di White Horse hanno accolto «con piacere» la notizia di questo successo della coalizione internazionale. Il generale Bruno Stano, comandante della Brigata Sassari e del contingente di Nassiriya, ha espresso «soddisfazione» per il risultato ottenuto: «Un risultato che premia il grande lavoro fatto in quell'area dagli Stati Uniti, che hanno subito anche importanti e dolorose perdite», dice. Ma al tempo stesso, fin dalla prima riunione della mattina, il generale ha ordinato a tutti i suoi ufficiali di disporre un innalzamento delle misure di vigilanza e di sicurezza, raccomandando la massima attenzione a tutto il personale. Quello che si teme, infatti, sono eventuali «rigurgiti terroristici» o colpi di coda di seguaci di Saddam. «E il nostro principale obiettivo - spiega il colonnello Gianfranco Scalas, portavoce del contingente - è sempre e solo uno: salvaguardare l'incolumità del personale». Ma già ci sono indicazioni precise di questo tipo, segnalazioni di possibili azioni ostili? «La prima indicazione viene dal buonsenso», risponde Scalas. «Il contingente italiano continua a lavorare come sempre, serenamente, ma l'attenzione è ancora maggiore e le misure di sicurezza sono ulteriormente aumentate. L'allerta è massimo, sia per quanto riguarda la difesa delle istallazioni, sia per i militari in pattuglia che per quelli ai posti di blocco. Questo perché la cattura di un personaggio come Saddam è sicuramente un grande risultato per questo Paese, che volta pagina, si avvia verso una nuova fase. Ma per noi, e per le altre forze della coalizione, significa essere potenzialmente esposti a rischi ancora maggiori. E quindi la vigilanza deve essere, se possibile, potenziata». Secondo il portavoce del contingente, infatti, «è vero che c'è chi festeggia, ma qualcuno potrebbe anche reagire con rabbia. Non si possono trascurare eventuali reazioni da parte di sostenitori del rais. Quando viene catturato un personaggio di questo calibro rigurgiti di terrorismo sono sempre possibili, ce li dobbiamo aspettare».