Finanziaria, in arrivo la stangata su Roma
Niente fondi al Bambino Gesù e all'agenzia satellitare, meno soldi al museo del made in Italy
Sale forte la voce soprattutto di coloro che si sono visti tagliati i finanziamenti all'ultimo istante, con gli ultimi tre maximendamenti presentati dal governo (che ha anche posto la fiducia) e che hanno tagliato alcuni finanziamenti di notevole importanza. Ma a manifestare dissenso sono anche coloro che contestano proprio il metodo utilizzato dall'esecutivo. Bambino Gesù e Roma. Addio ai fondi per il Bambino Gesù (per i quali si era battuta An) e quelli per l'agenzia satellitare Galileo. Si fa portavoce Francesco Storace, presidente della Regione Lazio: «Di fronte a certa arroganza mi chiedo a che servano i comunicati congiunti di cinque ministri di Alleanza Nazionale», dice il governatore riferendosi ai tagli nella finanziaria nei confronti degli ospedali romani Bambino Gesù e Umberto I per i quali si era impegnato con una nota il vicepremier e l'intera delegazione di governo di An. «Mi pare di capire - afferma Storace - che gli alleati e, soprattutto, certi alleati, ci considerino ospiti nel Governo». Il consigliere comunale di An Michele Baldi chiede al sindaco Veltroni di convocare un tavolo di trattative con tutti i partiti per coordinare una linea di azione comune per Roma Capitale. «È assurdo - dice Baldi - che Roma debba cadere sotto il fuoco amico del governo». E il sindaco replica durissimo: «il Governo agisce sotto i diktat di Bossi». Assicurati invece i 219 milioni per il Policlinico Umberto I e i 50 per il campo bio-medico che sarà realizzato dall'Opus Dei a Roma. Spariti invece i fondi per l'agenzia satellitare Galileo. Stop al museo del made in Italy. Protesta anche il viceministro Urso: spariti oltre 80 milioni di euro. Per l'Esposizione permanente del design italiano e del made in Italy, da realizzare a Roma, si prevede lo stanziamento di un milione l'anno, sempre per il triennio, mentre in precedenza la dotazione era di 20 milioni complessivi. Udc. «La Finanziaria in questi giorni mi ha fatto tornare alla mente quella trasmissione di Corrado, "La Corrida", non è stato precisamente un grande spettacolo. Per fortuna che Casini ci ha messo una pezza», dice il segretario dell'Udc, Marco Follini. Il quale evidentemente pensa anche al sottotitolo della trasmissione di Corrado: dilettanti allo sbaraglio. Lega. Proteste per l'esclusione del credito di imposta, particolarmente richiesto dalla aziende del nord e tagliato dagli uffici tecnici della Camera: «L'apparato delle burocrazie romane vince, ma sarà l'ultima volta e sarà una vittoria di Pirro», afferma Roberto Calderoli, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord. Che aggiunge: «È curioso che per questa Finanziaria si siano trovate le coperture per tutto, anche per la difesa dei privilegi e dell'assistenzialismo, e viceversa, non le si sia trovate per chi lavora e produce. Si godano invece la Manovra i poteri forti, per loro è l'ultima occasione». Un pezza in arrivo. Il sottosegretario all'economia Vegas assicura che compensazioni per il credito d'imposta e Bambino Gesù «sono due questioni sicuramente da risolvere».