ULTIMATUM al triciclo.
La minaccia arriva ieri pomeriggio, dopo che i rappresntanti della lista unitaroia si sono incontrati con quelli dei movimenti ed associazioni «di area» (fra cui Legambiente, Acli e Arci) alle quali eventualmente dare posti in lista. Questi hanno tutti detto che l'aggregazione non deve fare esclusioni: in pratica, che anche Di Pietro deve entrare. Ne è seguito un incontro fra i leader del triciclo, per vedere di sistemare le cose, ma che si chiuso con un nulla di fatto. Lo ha reso noto il presidente dello Sdi, Enrico Boselli (il cui partito è quello che pone il veto contro l'ex pm). «Oggi - ha dichiarato - abbiamo fatto un passo in avanti, stabilendo che la decisione sull'ingresso dell'Idv nella lista unitaria verrà presa all'unanimità da tutti e quattro i partiti promotori. Quello che sembrava deciso e definito - ha aggiunto Boselli - è stato rimesso in discussione. Abbiamo continuato quindi una discussione che non è finita». E se non si raggiungerà un accordo, secondo Boselli, «resterà tutto com'è». «Adesso basta! Non devono essere loro a decidere se io devo entrare o meno a far parte della lista unitaria. Chi è Boselli - reagisce Di Pietro - per porre un veto su di me? Quindi sono io che faccio a loro una proposta: non pensino più alla lista unitaria, ma vengano con noi a dar vita alla costituente per l'Ulivo. Così faremo tutti insieme programma e candidature». Antonio Di Pietro replica così a quanto emerso oggi dalla riunione tra Piero Fassino, Francesco Rutelli, Enrico Boselli e Luciana Sbarbati. «Il vero problema infatti - spiega Di Pietro - non sono io. Sono piuttosto le candidature. Loro infatti hanno già chiuso tutti i giochi e quindi facendo fuori me pensano di averli realizzati. Ma io non mi vendo per trenta denari. Se davvero volessi solo un posto al sole per me non avrei certo bisogno di loro. Sono capace di badare da solo a me stesso». Dal canto suo Fassino dichiara: «Io non temo altre liste, ci sono già altri partiti che hanno deciso di correre da soli alle Europee». «Vivo questa questione - aggiunge - come una scelta legittima, normale e che consente più opzioni. Se ci saranno altre liste valuteremo. Per ora la lista unitaria comprende i quattro partiti che raccolgono il 90 per cento dei consensi di tutto l'Ulivo. Ribadisco l'alto grado di apertura e coinvolgimento di questo processo». Quanto all'ex pm, spiega, non vi è alcuna preclusione nei confronti di Di Pietro, che già partecipa in modo attivo alle decisioni del centro sinistra. Un'eventuale lista unitaria-bis è «legittima», ma l'unico soggetto in grado di contrastare la vittoria del centro destra alle europee è la lista a quattro Ds, Margherita, Sdi e Sinistra Repubblicana.