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Manovra, stop di Casini al maxiemendamento Sempre più probabile il voto di fiducia sulla Finanziaria. Forse tre le richieste di modifica

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Un sistema che avrebbe consentito al governo di concentrare il voto di fiducia su un unico articolo. «Sarebbe una forzatura inaccettabile» contro la quale il presidente della Camera si sentirebbe in dovere di intervenire. Nulla vieta per Casini di porre la fiducia su singoli parti del testo, in momenti di necessità o in presenza di ostruzionismi. Ma non si può stravolgere quanto finora fatto in Commissione. A giudizio del governo l'altolà di Casini sarebbe solo parziale. «Il presidente della Camera - ha precisato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi - non ha detto no al voto di fiducia sulla Finanziaria, ma solo se questo voto fosse posto su un solo maxi-emendamento». Casini ha comunque spiegato che un eccesso di fiducia non piace. «C'è già stata la fiducia sul maxi-Dl sia al Senato sia alla Camera - ha ricordato - e questo l'ho fatto presente al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti in un colloquio sulla Finanziaria svoltosi a Montecitorio», lasciando intendere che nuovi voti di fiducia potrebbero essere interpretati come una limitazione delle prerogative parlamentari. Tuttavia, anche se nessun esponente dell'esecutivo si sbilancia, la richiesta del governo del voto di fiducia sulla Finanziaria potrebbe arrivare già oggi, quando la Camera comincerà a votare il disegno di legge. L'incontro di ieri sera fra gli esponenti della Cdl in commissione Bilancio con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha sciolto gli ultimi dubbi. Il tam tam delle indiscrezioni, in serata, indicava in tre il numero delle proposte di modifica. Intanto, i rappresentanti dell'opposizione hanno espresso la propria contrarietà all'ipotesi di fiducia, assicurando nello stesso tempo l'impegno a rispettare i tempi stabiliti per il dibattito e il voto della Finanziaria. Nel suo intervento in Aula il presidente della Camera, Pierferdinando Casini, ha definito un po' «singolare questo dibattito perché avviene prima ancora di iniziare l'esame della legge di bilancio, in una situazione che ha visto i capigruppo di opposizione, in primo luogo, e poi di maggioranza confermare l'impegno assunto in conferenza dei capigruppo di terminare nei tempi previsti l'esame della legge finanziaria». Del resto, ricordano gli esponenti dell'opposizione, è vero che gli emendamenti sono circa 3.500, ma non ci sono intenti ostruzionistici dell'opposizione e il numero è nella media delle finanziarie degli ultimi anni. Ma il governo sembra comunque orientato a blindare la Finanziaria per non correre rischi che passino emendamenti comportanti voci di spesa fuori controllo. Su quanti emendamenti, dunque, sarà posta la richiesta del voto di fiducia? È su questo aspetto che si lavorerà nelle prossime ore. Perché gli emendamenti devono raccogliere elementi omogenei e le questioni che il governo vuole blindare sono più d'una. Un tema è quello degli investimenti sulla sicurezza: da dove reperire le risorse (circa 650 milioni) e su cosa investirle, sugli adeguamenti contrattuali delle forze armate e di sicurezza o su altre voci? Altre questioni ancora aperte sono quella relativa alla riorganizzazione della Consip e la riduzione degli incrementi di canone per le concessioni del demanio marittimo. P. T.

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