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Tutte in rosso le principali gestioni dell'Inps

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685milioni di euro. Particolarmente critica la situazione del fondo ferrovieri con un disavanzo di 3.279 mln, di quello dei coltivatori diretti e mezzadri con un disavanzo di oltre 3.000 mln e degli artigiani con un disavanzo di 1.562 mln di euro. In attivo di 3.409 invece il fondo parasubordinati, ma perché ancora non eroga prestazioni. Secondo l'analisi della Ragioneria Generale dello Stato sulla gestione dell'Inps nel 2002, permane lo squilibrio fra entrate contributive e spese per prestazioni istituzionali. «A fronte di una crescita della massa contributiva dovuta sia all'aumento del numero complessivo degli iscritti, sia all'innalzamento di talune aliquote di prelievo (Artigiani, Commercianti, Parasubordinati, Coltivatori diretti e mezzadri) nonché al gettito derivante dalla regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari, si contrappone una lievitazione del numero delle pensioni vigenti e dell'importo medio delle stesse. Pertanto il divario negativo tra le entrate e le spese, considerate entrambe, al netto degli interventi assistenziali e per gli invalidi civili, si attesta nel triennio rispettivamente a 7.734 mln di euro nel 2000, a 7.499 nel 2001 e 7.685 nel 2002». La Ragioneria dunque, torna a ribadire la necessità di un riequilibrio delle gestioni che presentano disavanzi negativi. Le stesse eccezioni dei fondi in attivo (telefonici, gas, commercianti), rileva la ragioneria, trovano giustificazione in una serie di operazioni straordinarie.

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