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I giovani al leader: «Per le foibe nessuno ci ha chiesto scusa»

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Il presidente di An, invitato dal sottosegretario al Welfare Pasquale Viespoli, ha trovato il Teatro Massimo gremito ed ha raccolto una decina di applausi durante il discorso. Ma, poco prima del suo intervento, un gruppo di ragazzi di Azione Giovani ha aperto uno striscione con la scritta «Foibe. A noi nessuno ha chiesto scusa, firmato Azione Giovani». Dall'alto sono stati lanciati volantini con il testo di un'intervista a Pino Rauti intitolata «Dieci anni di tradimenti». «Anni di lotta buttati al vento, dieci anni indietro», è scritto nel testo. Quando il presidente di An è uscito, c'erano ad attenderlo oltre un centinaio di simpatizzanti che lo hanno applaudito, ma un gruppo di ragazzi di «Giovane Destra», vicini ad Alemanno, ha aperto uno striscione con la scritta «La vera storia siamo noi, sociale, identitaria, passionale». «Vergognati, stai andando verso il centro», gli hanno gridato. «Non siamo nostalgici, siamo nati a Fiuggi - ha detto ai giornalisti Vincenzo Bovino, di 22 anni - siamo di An, ma non vogliamo più Fini».

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