Berlusconi «in guerra» con il New York Times
Lo ha affermato Silvio Berlusconi che ha così smentito le dichiarazioni attribuitegli dal «New York Times». A Tunisi, dove ieri si è concluso il vertice internazionale dei «5+5», il presidente del consiglio ha smentito di aver mai detto che l'esportazione della democrazia possa essere basata sulla forza. Berlusconi ha accusato il giornale americano di aver dato una «interpretazione maliziosa» di cose «che io non ho detto». Anzi, ha precisato, «io avevo affermato che la forza deve essere esclusa nell'esportare la democraziae che questa deve basarsi sull'informazione, sulla globalizzazione mediatica, sulle televisioni, sull'economia e magari sulle sanzioni economiche». La forza nel caso dell'Iraq, ha spiegato il premier, «è qualcosa che contrasta con la pace». Berlusconi ha anche precisato di non aver mai messo in discussione l'inviolabilità della sovranità degli Stati, e che con l'Iraq si è verificato «un episodio che ha fatto storia e che è venuto a modificare il concetto di inviolabilità della sovranità nazionale». A conclusione del summit di Tunisi il presidente del consiglio ha anche ribadito la volontà di coinvolgere l'Unione Europea nella lotta all'immigrazione clandestina. Alla Commissione Europea ha proposto un incontro con i Paesi del Maghreb per verificare la possibilità di un aiuto anche economico della Ue ai paesi che devono contrastare l'emigrazione clandestina. Ci sarà anche un vertice dei ministri dell'Intern. Prima di tornare in Italia Berlusconi si è recato ad Hammamet per una visita alla tomba di Bettino Craxi. Sul libro dei visitatori ha scritto: «In memoria di una intensa amicizia». Ha anche incontrato la vedova dell'uomo politico scomparso ed il figlio Bobo. Oggi sarà a Berlino dove incontrerà il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder per cercare di ammorbidire la sua posizione sulla futura Costituzione europea. Berlusconi ha già ribadito di non essere disposto ad accettare «un compromesso al ribasso» e che quindi potrebbe «passare la mano», anche perchè, ha spiegato, non sarebbe un dramma se i lavori per la Costituzione europea non si concludessero entro la fine dell'anno. Comunque, ha affermato, «il barometro dell'ottimismo è al 50 % anche se chi porta avanti la negoziazione ha il dovere di essere ottimista e di esprimere fiducia». Le dichiarazioni di Berlusconi sull'esportazione della democrazia nel mondo hanno provocato una reazione dell'opposizione. L'Ulivo ha chiesto che il presidente del consiglio riferisca alle Camere. Per D'Alema si tratta di affermazioni «pericolose» che favoriscono la diffusione del terrorismo. In questo modo, ha affermato Francesco Rutelli, Berlusconi dimostra di essere più oltranzista di Bush.